All Star Superman, lo splendido omaggio all'azzurrone di Morrison e Quitely

Grant Morrison ha spesso lasciato un segno indelebile sugli eroi a fumetti su cui ha avuto modo di lavorare. Verso la fine degli anni ’80 a ritrovare popolarità grazie alla penna di Grant fu, innanzitutto, Buddy Baker/Animal Man seguito dalla Doom Patrol, gruppo di supereroi di casa Vertigo caduti in disgrazia e ritornati alla ribalta con la run di Morrison considerata da molti un cult assoluto. In seguito i mutanti di casa Marvel ritrovarono gli antichi fasti grazie ai suoi New X-Men, fino ad arrivare al suo lavoro più celebrato: quello su Batman.
Ma una delle opere più riuscite di Grant Morrison su un supereroe mainstream è di certo All-Star Superman, miniserie fuori continuity in 12 numeri disegnata da Frank Quitely vincitrice di 3 Eisner e 2 Harvey Awards
Dodici numeri per racontare gli ultimi 12 mesi di vita di Superman, 12 mesi in cui Clark dovrà compiere 12 fatiche per affrontare le questioni irrisolte della sua vita: dal rapporto con Lois alla situazione della città di Kandor, dalla sua amicizia con Jimmy Olsen alla solita rivalità con Luthor. Ma Morrison non si limita a pescare comprimari dalla classica mitologia dell’Uomo d’Acciaio, tirando fuori dal cilindro due personaggi affascinanti ed ottimamente caratterizzati come il geniale filantropo Leo Quintum ed una “imperfetta” copia di Bizarro: Zibarro.

Pubblicato dalla DC tra il 2006 ed il 2008, All Star Superman racconta, appunto, di un Uomo d’Acciaio condannato a morte da un eccessiva esposizione alle radiazioni solari. Un piano orchestrato dalla sua storica nemesi, Lex Luthor, che lascia a Kal-El solo un anno di vita. 

Spesso le storie di Superman sono state bollate come noiose e lo stesso Supes come un personaggio con poco da dire, un’algida divinità tra gli uomini travestito da goffo giornalista: un super talmente super da risultare poco interessante. Il Superman di Morrison, invece, pur rimanendo ancorato ai suoi ideali di altruismo ed amore per il genere umano, è un eroe moderno e riflessivo, profondo e tridimensionale: un Superman mai così umano. 

Ad architettare il diabolico piano che porrà fine alla vita di Kal-El ed innescherà gli eventi di questa mini, dicevamo, è Lex Luthor. Un Luthor che Quitely raffigura in modo incredibilmente somigliante a Morrison, d’altronde è proprio lo sceneggiatore scozzese il vero oscuro architetto dietro il piano che metterà Superman in ginocchio.

La poetica ed avvincente sceneggiatura di Morrison è impreziosita dall’inconfondibile ed elegante tratto di Frank Quitely, un disegnatore magnifico che mantiene sempre degli standard ampiamente sopra la media e che aveva già lavorato con Grant sui New X-Men e sulla graphic novel Vertigo We3.

Insomma All Star Superman è LA storia di Superman definitiva. Una miniserie piena di momenti memorabili come la morte di Jonathan Kent o il bacio sulla Luna con Lois, che ci regala un vivido ed appassionato affresco dell’Uomo d’Acciaio.
Un volume, quello di Morrison e Quitely, che è un tributo ad un’icona del fumetto ed è giustamente amato sia dagli appassionati di Superman che da chi si avvicina per la prima volta alle vicende del kryptoniano. 

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