TWR la (psico)analisi di The Walking Dead 8×10: Poraccy mortacci

Dopo aver assistito ad oniriche distopie smarmellate, flashback in bianco e nero e ardimentosi salti avanti e indietro nella timeline, sappiamo che a Sceneggiatore di Turno piace cambiare la struttura delle puntate per stupire lo Spettatore. Per questo motivo, l’episodio 8×10 di Fuffa con gli Zombie, la serie anche nota come The Walking Dead, presenta una nuova trovata stilistica: i punti di vista multipli come se fosse antani Game of Thrones ma con la scritta grande del nome del personaggio che magari lo Spettatore è cretino e non lo capiva.

A Sceneggiatore di Turno era finito l’inchiostro nella Bic. Per questo motivo la storyline di Minchionne non contiene dialoghi, ma si limita invece a mostrare l’indomita spadaccina coi rasta armata di estintore (ancora carico nonostante anni di apocalisse zombie) intenta a salvare… un gazebo (?!?). Che siccome a Carl piaceva molto non lo si poteva abbandonare alle fiamme. Eh no.

Ci eravamo pure scordati che fossero nella serie e invece PLOT TWIST rieccoli: JoeyPotter ed il signor Placido Porgilaltraguancia sono stati imprigionati a Donnaland dopo aver ucciso la vecchia matusa a capo del posto. La tensione è alle stelle per via della sindrome aviopriva che imperversa nell’estrogenica città. Ma, alla fine, Loredana Buona Samaritana diventata la nuova leader delle donne sulle solide basi del bim bum bam, lascia liberi i due. Il signor Placido, però, decide di restare ma prima accovaccia dietro un albero per fare quella grossa.

Negan Nigan ordina a Salvatore Velcoro di andare dai Poraccy della discarica e rimetterli in riga uccidendone solo uno. Lui, però, vuole ammazzarli tutti e Negan Nigan lo cazzìa minacciandolo di non pagargli i contributi.

Incurante delle direttive di Negan Nigan “ucciderne uno per educarne cento”, Salvatore Velcoro si reca nella discarica dei Poraccy e fa l’esatto opposto: ne uccide cento per educarne una. L’unica sopravvissuta all’ira di Velcoro è Milla Jovovich Non Figa Coi Capelli a Cazzo di Cane.

Unica superstite dei Poraccy, Milla Jovovich Non Figa Coi Capelli a Cazzo di Cane, per darsi un tono glamour, indossa una sottana macchiata d’unto. Raggiunta da Rick che sperava per la trentordicesima volta di convincere i Poraccy a combattere per lui, Milla Jovovich Non Figa Coi Capelli a Cazzo di Cane la butta sul sentimentale con frasi poetiche tipo “una volta qui era tutta monnezza”. Abbandonata la suo destino getta tutti i Poraccy zombie in un tritacarne gigante per ricavarne delle ottime polpettine 100% bio.

La chiusura dell’episodio non poteva che essere dedicata a lui: Rick, lo sceriffo Sciroccato. Il quale Rick trova le letterine che Carl ha scritto, prima di morire, per tutti i personaggi della serie (proprio tutti eh, ne ha scritta una pure per il Ciccio Malese) in cui invita lui e Negan Nigan a fare mignolino.
Negan Nigan, via walkie talkie, fa notare a Rick come la sua debacle sia pure peggio di quella del PD alla politiche e poi, citando la signorina Silvani con Fantozzi, sottolinea “Tu non sei un uomo, Rick. Sei una merdaccia.” Ma Rick, siccome a suo dire ce l’ha duro, continua a minacciare di uccidere questo e quell’altro nonostante la sua presenza all’interno di una qualsiasi comunità, finora, abbia fatto più morti tra i suoi alleati della peste bubbonica.

– Game, set, match –

Quale sarà la prossima trovata di Sceneggiatore di Turno?
Una puntata con filtro seppiato o un episodio musical?

Nell’attesa della risposta a questo inquietante quesito, io vi aspetto su Facebook:

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