TWR la (psico)analisi di Game of Thrones 6×08: il Mastino di Campagna

Cosa ci saremmo dovuti aspettare dall’episodio 6×08 di Game of Thrones, bene o male, lo sapevamo già: la chiusura dell’addestramento di Arya a Braavos (graazie), un nuovo status quo a Delta delle Acque e un indirizzo sul futuro del Mastino. Ed è andata proprio così, in una puntata priva di guizzi epici ma piena di snodi narrativi in attesa della Battaglia dei Bastardi che, la prossima settimana, si preannuncia a dir poco sontuosa.

Partiamo da Approdo del Re dove la regina vagina Cersei, stanca dei mandati di comparizione del cardinal Alto Passero Bertone, ordina alla Montagna Zombie di liberarla dai chierichetti molesti che le ronzano intorno. Lui, dal canto suo, con cavalleresco garbo sradica la testa di un adepto del credo militante infastidito dalla margherita della Guru che il chierichetto in questione aveva tatuata in fronte…

La vagina Cersei chiude il siparietto con un perentorio “Scelgo la violenza” pensando di aver fatto una gran furbata E INVECE NO. L’Alto Passero Bertone non è mica il primo cretino che passa e così, sfruttando il cervello ingrippato di Re Tommenchia, fa promulgare un bel decreto legge ad personam, che neanche fossimo in Italia, vietando il processo per combattimento.
La dimostrazione di forza della Zombie Montagna si rivela, dunque, l’ennesimo spettacolare autogol in rovesciata di Cersei… ma la vagina Lannister ha uno scaltrissimo piano B dall’esito alquanto scontato. Ne parleremo nelle considerazioni finali. 

Andiamo nelle campagne delle terre dei fiumi per ritrovare il fratello della Montagna Zombie: Sandrone Clegane a.k.a. il Mastino.

Il nuovo Sandro, in versione ragazzo di campagna con l’accetta, è un tantinello arrabbiato e, dopo averci mostrato, sulla pelle di quattro malcapitati, mille e uno modi creativi di tranciare un essere umano, ritrova nientepopodimenoché Thoros di Myr ed il lord della folgore Beric Dondarrion, intenti ad impiccare i tre dissidenti che hanno massacrato gli amichetti del Mastino nello scorso episodio.

Dopo essersi spartiti le impiccagioni, la reunion finisce con un’allegra scampagnata: grigliata intorno al fuoco e pisciata nel fiume con Sandro che, in un’inedita versione barzellettiere, esclama riferito a Beric “tutti devono morire, tranne questo qui”

A proposito di barzellette, spostiamoci al di là del Mare Stretto dove Tyrion si congeda da Varys: l’eunuco è di ritorno nei Sette Regni per preparare lo sbarco di Daenerys (andrà a Dorne o si verificheranno gli avvenimenti dell’epilogo del 5o libro: La Danza dei Draghi?).
Tra i due ormai c’è grande feeling e Tyrion si congeda ricordando a Varys di essere il nano più famoso del mondo, più famoso anche di Gimli, dei nani di Biancaneve e persino di David Gnomo.

E poi, continuando a cavalcare l’onda della simpatia, Tyrion chiama Pippo Franco e insieme mettono in scena uno speciale La Sai L’Ultima Meereen Edition con Missandei e quell’irresistibile compagnone di Verme Grigio. 

Ma la gara di barzellettieri viene bruscamente interrotta dall’irruzione delle navi dei maestri schiavisti nella baia. Ora sono cazzi amarissimi E INVECE NO ecco che, manco fosse il Superman di Richard Donner, Daenerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra entra dalla finestra dopo essersi fatta depositare in terrazza da Drogon.

Torniamo nelle terre dei fiumi dove continua l’assedio a Delta delle Acque. Jaime minaccia quella cosa inutile di lord Edmure Tully il quale si ricorda (per qualche secondo) di avere, non dico le palle ma almeno mezzo testicolo, e va al contrattacco con una frase tipo “Avrai pure la mascella squadrata come Ridge di Beautiful ma comunque si nù strùnz!” Allora Jaime, dopo essersi reso patetico con delle squallide dichiarazioni d’amore per la sorella Cersei, seguendo il galateo cavalleresco, minaccia di lanciare in orbita il figlio di Edmure con una catapulta. Così lord Tully, impavido come Puffo Quattrocchi, rimette nelle mutande il mezzo testicolo di cui sopra e, dopo essere tornato nel castello di famiglia, ordina ai suoi soldati di calarsi le braghe e consegnare ai Lannister l’ex attore hard Rocco Tully, noto ai più come il Pesce Nero
Il Pesce Nero fa scappare Brienne e Podrick e ci saluta con un’ingloriosa morte off-screen. E va bene il budget però, cari showrunner, il Pesce Nero avrebbe meritato una morte più degna.  

R.I.P. Pesce Nero, insegna agli angeli come si manda a fare in culo un Lannister

Ma il principale punto di interesse della puntata era l’epilogo della questione-Arya, andata avanti troppo a lungo e con pochi, pochissimi guizzi. Una storyline che si è conclusa in modo decisamente banale, con buona pace dei teorizzatori da tastiera e dei complottisti che sostenevano che, per colpa delle scie chimiche rilasciate nell’aria dal Dio dai mille volti, l’assassina inviata da Jaqen ad uccidere Arya altri non sarebbe che la stessa Arya: in soldoni uno sdoppiamento della personalità alla Fight Club in cui Arya sarebbe stata Edward Norton e la tipa incazzata, invece, Tyler Durden/Brad Pitt. Non era così.

Arya viene curata dopo le P.U.G.N.A.L.A.T.E.A.L.L.A.D.D.O.M.E. da Lady Crane, l’attrice cui ha risparmiato la vita, con una fasciatura miracolosa…

Ma poi arriva la solita tipa incazzata con sindrome aviopenica che, dopo aver sgozzato Lady Crane, parte all’inseguimento di Arya con una corsa impettita e rigida tipo il T-1000 di Terminator 2

 

Poi vanno in una stanza buia a giocare a mezzanotte scoccata e Arya vince. Dopodiché va da Jaqen H’gar e si licenzia (?)


“…e se non ti va bene chiamo i sindacati!”

E ok che non-si-sa-come-e-quando Arya ha imparato a fare parkour, ok che non si è fratturata nemmeno lo scafoide dopo essere ruzzolata giù da tutti i gradini di Trinità dei Monti, ok pure che ha abbandonato Jaqen H’gar ed il credo di un Dio non esattamente amichevole con un semplice “Sono Arya e mi licenzio”. Ma che sia guarita da mezza dozzina di pugnalate all’addome dopo una notte di sonno grazie alla panciera di un’attrice di teatro NO, questo non lo accetto. La sospensione dell’incredulità si è suicidata, pugnalandosi all’addome.

E ora, come ogni settimana, spazio alle considerazioni finali in libertà.
Partiamo innanzitutto dalla morte dell’hype: l’abrogazione del sacrosanto diritto di ogni imputato di avere un equo processo per combattimento cancella le chance di vedere il tanto atteso Cleganebowl con la Montagna Zombie e Sandro a difendere uno la regina vagina Cersei e l’altro il Credo. Magari il Cleganebowl succederà in altre circostanze più avanti, la speranza è l’ultima a morire…
Altro effetto collaterale degli eventi di questa puntata è che il ritorno di Beric e Thoros, oltre a chiarire l’orientamento della Confraternita che rimane mossa da nobili ideali, riduce ulteriormente le possibilità di vedere entrare in scena Lady Stoneheart. A questo proposito: il team up tra Sandro e la Confraternita mi fa pensare che questa allegra brigata neoformata potrebbe presto imbattersi in Brienne e Podrick, di ritorno a nord. 

Tornando un attimo a Cersei, è evidente che le informazioni fornitele da quel brav’uomo di Qyburn si riferiscano alla leggenda che vuole che vi siano delle stanze segrete nelle fondamenta di Approdo del Re strapiene di altofuoco. La geniale pensata della vagina, che non ha mai brillato per acume, potrebbe essere una mossa kansas city à la Frank Underwood di House of Cards: far esplodere la città per evitare il processo. Tra l’altro non mi stupirei se, in un contesto del genere, ci lasciasse le penne Tommenchia che è alquanto evidente abbia le ore i minuti contati. La questione altofuoco, inoltre, si ricollega alle visioni di Bran dell’episodio 6×06: “Bella Zio”.

E, spingendoci ancora più in là con la fantasia, ricordate la visione di Daenerys nella Casa degli Eterni dell’episodio 2×10?

E se fosse la sala del Trono distutta dal Fallout nucleare generato da Cersei proprio nel finale di questa stagione? Il processo ormai è imminente, Tommenchia ha fissato la data dell’udienza… 

Io vi saluto e vi ricordo che, se non volete perdervi la (psico)analisi dell’attesissima battaglia dei bastardi e volete evitare che Missandei venga a raccontare barzellette a casa vostra, non vi resta che piazzare un bel like alla pagina facebook più frizzante dell’internerd, la mia. Si aprirà cliccando sull’immagine qui sotto:

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