Capitan America: Bianco di Jeph Loeb & Tim Sale

Autori: Jeph Loeb (testi), Tim Sale (disegni)
Casa Editrice: Panini Provenienza: USA (Marvel)
Prezzo: € 14,00, 
Formato: cartonato 17 x 26; 152 pag, col
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Nonostante un’attesa durata più di un decennio e che sembrava non sarebbe mai finita, Jeph Loeb e Tim Sale portano a termine la loro quadrilogia cromatica Marvel. Dopo Devil: Giallo, Spider-Man: Blu ed Hulk: Grigio, finalmente Capitan America: Bianco è stato dato alle stampe.
Riemergendo dalle polveri del vaporware, Captain America: White torna per narrare una storia dallo stampo classico, nella migliore accezione che il termine possa avere. In un clima fumettistico caratterizzato da continui cambiamenti, revisioni dei suoi personaggi principali ed atmosfere “tutte nuove, tutte differenti”, Jeph Loeb e Tim Sale fanno del passato un vanto, del tutto in linea con il protagonista.

Una pubblicazione anacronistica per un personaggio fuori dal tempo, un’attesa durata ben sette anni per un volume dal sapore nostalgico. Premesse del tutto coerenti per Captain America: White del dinamico duo Loeb & Sale, ancora una volta alle prese con un profondo studio del personaggio narrato tramite intensi monologhi interiori, flashback e attraverso il rapporto fraterno – paterno con la sua defunta spalla Bucky Barnes.

L’audacia di Jeph Loeb risiede nel non limitare il ritratto di Steve Rogers al semplice anacronismo e nell’espandere la figura di un essere umano costantemente impegnato nella sua compassione, nel suo coraggio e nella sua intrinseca bontà. Una surreale icona caricaturale della Seconda Guerra Mondiale, deriso e sbeffeggiato sul campo di battaglia da commilitoni quali Nick Fury Sr e i suoi Howling Commandos ma comunque in grado di mantenere integrità, moralità e senso del dovere.

Esattamente come nelle maggior parte delle altre opere “Marvel Color Books”, è la tematica del lutto a permeare ogni singola pagina della serie e a donare ad essa un tono sentimentale e malinconico. Le dinamiche interpersonali fra Steve e Bucky scavalcano le atmosfere belliche e si impongono come motore della narrazione, mostrando l’indissolubile legame fra i due personaggi e il rimorso del protagonista per la terribile perdita. Forte della sua tragica esperienza personale, Loeb ancora una volta si dimostra in grado di mettere su pagina emozioni sincere, reali, dalla semplicità disarmante ed in grado di coinvolgere emotivamente in ogni momento.

Il peculiare stile di Tim Sale colpisce ancora, lievemente alleggerito dalle colorazioni smussate di Dave Stewart. L’artwork è dinamico, perfetto nelle sue sproporzioni stilistiche, energico nelle sezioni d’azione ed intenso nei momenti più riflessivi. L’intesa tra le due superstar del mondo del fumetto è sempre stata visibile e Captain America: White non smentisce quanto il lavoro dei due sia legato a filo doppio.

Non ci sono reinvenzioni del personaggio, nessun elemento particolarmente innovativo ed originale. Il Team Creativo torna sui suoi passi e propone la semplice storia di un uomo colpito da un forte lutto, un omaggio ad una delle figure più importanti del mondo dei fumetti. Un volume per tutti i lettori alla ricerca di un’avventura old-school. Un’emozionante biografia su Steve Rogers.

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