X-Files 10×03 analisi e recensione

Ora lo posso dire: The X- Files is back!!! Episodio a mio modesto avviso strepitoso, un vero e proprio regalo per i vecchi fans della serie. Il 10×03, come anticipato settimana scorsa, è un episodio surreale e parodistico che si incasella nel filone comedy che spesso ha fatto capolino nella saga di Chris Carter. Tra i tanti andati in onda, a me ha fatto venire in mente l’episodio 5×05 The post-modern Prometheus, quello del “Grande Mutato” per intenderci. (seguono spoiler)

Mulder, annoiato all’interno dello storico ufficio, manifesta il suo disagio ad un’incredula Scully: Fox crede di non avere più nè la forza nè l’età per seguire casi strampalati in lungo e in largo per gli States. Ma il nuovo caso è già lì  ad attenderli, ed è non poco strampalato: una lucertola mannara semina morti e paura in una anonima cittadina di provincia.

Una volta arrivati sul posto i due agenti si imbattono in una serie di testimoni davvero improbabili. Mulder, ormai disilluso arriva all’immediata conclusione che il paranormale c’entri ben poco col caso. Ma un parapiglia (molto comico) all’interno dello squallido motel in cui i due agenti alloggiano fa rinsavire il nostro agente X: Mulder adesso è convinto che dietro gli omicidi ci sia un mostro, anzi per la precisione una Lucertola Mannara! Dinnanzi a tale epifania, Scully dice quello che ogni fan avrebbe urlato in quel momento: “Ecco il mio Mulder!”.

Scully rintraccia immediatamente il sospetto/ lucertolone, rendendosi protagonista (?) di una scena sexy davvero gustosa (la Anderson è davvero una signora Milf!), ma il sospettato fugge in preda al panico dal negozio di telefonia in cui lavora.

Poco dopo è Mulder ad imbattersi nell’uomo-lucertola che con grande sorpresa supplica l’agente dell’FBI di ucciderlo. La lucertola mannara che viene ribattezzata Guy (Tizio) soffre terribilmente perché spiega di non essere un Uomo-Lucertola ma una Lucertola-Uomo, incappata in questo status a causa di un morso di un umano!

Guy racconta di non aver mai ucciso nessuno, e che una volta risvegliatosi umano è stato colto dall’irrefrenabile desiderio di cercarsi un lavoro al fine di poter ottenere un mutuo! E che colpito da depressione ha anche adottato un cagnolino. Mulder crolla; la sequela di baggianate appena ascoltate pare metterlo definitivamente K.O.

Nel frattempo Scully arresta il vero colpevole che è un umano che più umano non si può, un “semplice” serial killer (interpretato da Kumail Nanjiani, uno dei protagonisti dell’ottimo Silicon Valley) che si diverte a mozzicare le proprie vittime. Mulder ripensa alla storia del “morso maledetto” appena ascoltata da Tizio, e fugge nel bosco alla ricerca di questi. Una volta incontrato, l’agente ha una luce diversa negli occhi. Adesso crede, anzi vuole crederci (I want to believe) e per tutta risposta Tizio si trasforma in lucertola, fuggendo nel bosco dove lo attende un plurimillenario letargo.

Come detto nell’anteprima, l’episodio è davvero frizzante e spassoso. Le gag, i tempi comici ed il gusto del surreale lo rendono, a mio parere, uno dei migliori del sottogenere comedy della serie. Il 10×03 è volutamente “diverso” e questo lo si intuisce già dal titolo originale:Mulder and Scully meet the Were-monster. Infatti è la prima volta nell’intera saga di The X-Files che i cognomi dei protagonisti appaiono nel titolo di un episodio.

La puntata oltre a farci ridere ci fa anche riflettere: il tema centrale del plot è l’inadeguatezza. Mulder che ormai è un uomo di mezza età si sente inadeguato nello svolgere il suo lavoro. Lo smartphone con la app impazzita ne è l’esempio più lampante, non è capace di usarlo. Tizio, che rappresenta l’intero genere umano, è inadeguato per definizione. Non può stare al mondo senza un lavoro, un mutuo, un cagnolino. Ma al contempo si interroga sulla frenesia del nostro mondo. Perché lavoriamo? Per pagare un mutuo. Come manteniamo acceso il mutuo? Continuando a lavorare. Non lavoriamo per vivere, viviamo per lavorare. L’esempio più significativo che Tizio ci sbatte in faccia è rappresentato dalla cravatta: Perché ci mettiamo un cappio intorno al collo? Vedendo l’episodio mi è venuto in mente un discorso sul consumismo fatto dell’ex presidente dell’Uruguay Mujica. Il video è facilmente reperibile sul web, ve lo consiglio.

Da vecchio fan sono davvero soddisfatto di quanto visto fino ad ora in questo revival. Mithology, monster of the week, comedy, sempre di gran livello. Da oltre oceano arrivano critiche incoraggianti che lasciano intendere che l’esperimento X-Files 2.0 stia piacendo, e che forse si possa cominciare a pensare ad una stagione 11, magari un pò più lunga. Speriamo.

Per concludere, ho trovato davvero doveroso il tributo a Kim Manners contenuto in un easter-egg dell’episodio. Manners che ci ha lasciati nel 2009, è stato showrunner di The X-Files, Supernatural, Star Trek-The next generation, tra gli altri.
Rest In Peace.

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