TWR la (psico)analisi di The Walking Dead 6×07: giramento di palloncini

Da qualche settimana lo spettatore di The Walking Dead era in apprensione, si struggeva tormentato da un assillante pensiero. Lui DOVEVA conoscere al più presto lo scontatissimo destino di Glenn Grant, lo stitico impenitente più famoso della TV. Lui, lo spettatore, sorrideva compiaciuto ed aveva le mani inumidite da un sudorino caldo umido all’inebriante pensiero di rivedere la faccetta sofferente di Glenn. E, come vi avevo anticipato nella (psico)analisi dell’episodio 6×03 “L’Insostenibile Stitichezza dell’Essere” (non perché io abbia la vedenza di Padre Maronno, ma semplicemente perché era ovvio), lo stitico è vivo: si era rifugiato sotto il cassonetto della monnezza.
Cassonetto che, dopo 4 settimane, si era ormai affezionato alla piacevole compagnia di Glenn Grant:

 

Durante il suo week end lungo nel cassonetto, impreziosito da un trattamento mezza pensione, Glenn Grant ha deciso di cambiare look per darsi un tono e – come mi ha fatto giustamente notare la mugliera – si è fatto crescere il baffo alla Marrabbio.

Appena riemerso dal cassonetto col suo baffetto da sparviero, Glenn Grant incontra un personaggio cardine di questa stagione: JoeyPotter Shredder, la ragazzetta un po’ cessa che mangia tartarughe crude il cui inserimento nella serie è stato utile come un frigorifero al Polo Nord.

E adesso, dopo aver fatto la conoscenza del koala strafatto di crack che fa il montaggio degli episodi (ricordate la settimana scorsa?), è il momento di incontrare un’altra delle menti dietro questo serial di grande successo: la giraffa lobotomizzata che scrive i dialoghi.


Grazie al dottor Giraffa, assistiamo ad uno dei soliti, straordinari, scambi di battute che ci deliziano settimanalmente:
Glenn Grant: Non vuoi rispondermi?
JoeyPotter: NO! (beh, però hai appena risposto… NdTWR
Glenn Grant: Cos’è successo ad Alexandria?
JoeyPotter: Cioè và, laggente muoiono tutti. Cioè non è giusto… vi odio tutti, và. Cioè.
E così, in pieno scazzo puberale, JoeyPotter scappa senza motivo e, sempre senza alcuna ragione apparente, Glenn Grant la insegue per riportarla ad Alexandria, la cittadina col più alto tasso di mortalità nella storia del mondo (e di tutto il multiverso). Ma, prima di riacciuffare la mangiatartarughe, lo stitico incontra per strada la versione zombie di uno dei membri del Team Zavorra (il gruppetto di minchioni protagonista dell’ep.6×03), per la precisione si tratta di Sfigato Sposato, di cui Glenn Grant rinviene il biglietto d’addio alla mugliera che recita:

“Betsy, mia cara, se stai leggendo questo biglietto vuol dire che non ce l’ho fatta.”

Una formula assolutamente inedita per una struggente lettera di commiato che trasuda originalità (ancora complimenti al dottor Giraffa). Peccato che Sfigato Sposato sia morto prima di poter completare il bigliettino con un “in attesa di un suo cortese riscontro le porgo distinti saluti”.
Ma mentre Glenn legge, nei boschituttiuguali JoeyPotter ha trovato Carl Fredricksen, il vecchietto di Up, attaccato a dei pallonicini…

…e siccome a pranzo un panino al volo e adesso non ci vede più dalla fame, se lo mangia crudo come aveva fatto con la tartaruga nell’episodio 6×02:



R.I.P. Carl, insegna agli angeli come far volare le villette coi palloncini

Intanto ad Alexandria, Rick, tronfio del Cazzata Time ® che ha fatto sì che l’intera cittadina sia circondata da una mandria di zombie, si aggira con debordante sicumera ed atteggiamento da bulletto. Prima fa una supercazzola a Bruce Morgan Lee

… e poi va da Maggie Patata e la stordisce con una sventagliata di frasi fatte suggeritegli dalla Giraffa:
1. Quando andiamo là fuori non è mai facile, non è mai semplice. 
2. E’ sempre una battaglia.
3. Abbiamo superato cose più difficili.
4. Cibo ed acqua dureranno.
5. #ESCILE
6. Il recinto sta tenedo. (AHAHAHAHAHAHAHAHAH) 
7. Possiamo prendercela comoda.
8. Non esistono più le mezze stagioni. 

Lei, stufa delle fregnacce dello Sceriffo Sciroccato, lo spegne con un perentorio:

Che in effetti…

 

Nel frattempo Prete Braveheart cerca di mettere su un gruppo di sostegno per cagasotto problematici…

Ma Rick continua a fare il furbetto del quartierino…

Visto il sabotaggio del gruppo di supporto, Prete Braveheart è costretto a cercare metodi alternativi per farsi coraggio e tonificare gli sfinteri:

Ma l’arroganza di Rick non conosce limiti e, dopo Morgan e Prete Braveheart, miete un’altra vittima: Dawson, il figlio di Parrucchiera Chiavabile.

Ma Dawson è un rosicone sfigato destinato all’inculata (come il suo illustre omonimo Dawson di Dawson’s Creek) e, carico di frustrazione, sembra intenzionato ad usare la pistola contro Carl ‘Pacey’ Norris


Lasciamo per qualche istante gli episodi di bullismo di Rick (prima dell’epico finale che lo vede grande protagonista), e rituffiamoci nell’angolo medical drama con il ritorno de Le Fantastiche Avventure della Dottoressa Panic Station!

A bussare alla porta di questa donna (che più che una donna sembra un barbapapà) è Bruce Morgan Lee, l’uomo che un giorno si è svegliato ed ha conosciuto uno psichiatra nel bosco che in 48 ore scarse gli ha insegnato il kung fu.
Bruce Morgan Lee chiede l’aiuto della dottoressa Panic Station per medicare il tizio con i denti marci che tiene chiuso in cantina. Lei si dice disponibile ma prima deve finire di ripetere, con l’ausilio della sua lavagnetta, la tabellina del 3.


Suor Carol la Caritatevole, però, ha capito il losco piano di Bruce Morgan Lee e lo pedina fino in cantina, non prima di aver terrorizzato, come suo costume, il secondogenito di Parrucchiera Chiavabile:


Intanto Ipocrita Bignardi, il figlio di Deanna Bignardi, si esibisce in una performance acrobatica da trapezista…


Vai col fugone!

Salvato in extremis, Ipocrita sfodera il suo sorriso migliore ed una giustifcazione solidissima:


Rick, ormai inebriato dal nuovo ruolo di bulletto, comincia a cazziare tutti finché, a sorpresa, viene messo a posto dal Cadetto Tette Mahoney. 92 minuti di applausi per lei:


Rick, mo’ hai rotto il cazzo!

Gli interminabili applausi rivolti al cadetto T.Mahoney vengono interrotti da un oggetto volante non identificato: è Glenn Grant che si libra leggiadro nei cieli attaccato ai palloncini del compianto Carl di Up.

Dopo aver visto svulazzare Glenn Grant, arriviamo al climax dell’episodio. Se ben ricordate, un paio di episodi fa, Rick aveva sentenziato tronfio:

E infatti…

Un altro epico successo per lo Sceriffo Sciroccato. E mo’ so’ cazzi.

Giustamente il mio cane Santino si domanda: 

Dopo il corso di machete, Rosita la Malvestita terrà anche un corso di Pilates?
La dottoressa Panic Station imparerà a contare fino a 20?
Dopo la tartaruga e Carl di Up, chi mangerà la prossima volta JoeyPotter? Una principessa Disney? 

Queste e molte altre risposte del tutto inutili nel prosimo appuntamento con The Walking Rec. Per non perdervelo, vi ricordo l’ineluttabile like alla pagina facebook che conta più episodi di bullismo nella storia dell’internet. La mia:

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