ALL NEW, ALL DIFFERENT THANK GOD IS WEDNESDAY! 28

Torna All New, All Different Thank God Is Wednesday e con esso le recensioni provenienti dagli States. Dopo una settimana di pausa dovuta alla vita maledetta, possiamo ripartire da un articolo piuttosto sintetico. Il tempo è tiranno. Cominciamo!

 

Justice League Of America #3

By Bryan Hitch

(DC Comics)

La progressione della testata targata Bryan Hitch è minata da una forte mancanza di originalità che, poco a poco, rende il plot sempre più inconsistente. Come già accennato nelle precedenti recensioni, l’ombra della magnificenza del duo Morrison/Porter si fa sentire e persino i lettori più giovani potrebbero notare la blanda riproposizione di temi stra-abusati in centinaia di storie. In mancanza di Aquaman, pupillo della caratterizzazione dell’autore/disegnatore, sono evidenti gli elementi Out-Of-Character di JLA#3, Superman in primis.

Una issue appena sotto la sufficienza, salvata da un paio di quesiti interessanti e dallo storytelling widescreen ma piagata da una banalità sconcertante, una forte mancanza di ordine e linearità e una generica sensazione di Dejà-Vu. Justice League Of America è sulla via per la bocciatura.

 

Superman #43

By Gene Luen Yang & John Romita Jr.

(DC Comics)

Il nuovo corso dell’Azzurrone prosegue discretamente, a metà tra un’ottima storia ed un’occasione sprecata. Le indubbie qualità di Gene Luen Yang nella scrittura dell’intimo rapporto Clark Kent/Lois Lane si alternano a quei momenti puramente supereroistici, quali la caratterizzazione del Villain, davvero scadenti e bidimensionali. Le dinamiche e gli intenti che spingono i protagonisti ad agire soddisfano ma nei momenti in cui il plot deve procedere paiono evidenti gli espedienti narrativi, utilizzati unicamente come mezzo per raggiungere un fine.

L’artwork del bistrattato Romita Jr si fa più consistente in questa issue, specialmente nelle intense sequenze di dialogo ClarkLois in cui è in grado di colpire emotivamente il lettore con ottime espressioni facciali. Superman #43 non delude ma mantiene comunque quelle pecche che hanno contraddistinto la run Yang/JrJr sino ad ora.

 

Hank Johnson, Agent Of Hydra #1 (One-Shot)

By David Mandel & Michael Walsh

(Marvel Comics)

Dopo aver letto questa One-Shot dedicata all’Agente dell’Hydra Hank Johnson è necessario richiedere a gran voce una regular sul personaggio. La perfetta miscela tra la sua “normale” vita familiare e la peculiare carriera lavorativa porta nelle nostre mani una sequela di gag e siparietti comici incredibili, dai suoi tre pestiferi figli alle molestie sessuali da parte di Madame Hydra. In una sola issue David Mandel ci regala personaggi perfettamente definiti e in grado di coinvolgere il lettore, Hank Johnson su tutti: un protagonista dalle ambizioni calpestate e dagli atteggiamenti tipici di quegli ambigui anti-eroi di Serie C, in grado di scatenare forte empatia.

Michael Walsh, artista dei meravigliosi e compianti Secret Avengers di Ales Kot, mantiene altissima la sua qualità ed il suo stile a metà tra Gaydos e Aja. Incredibilmente espressivo e dal layout di pagina originale, una vera e propria gioia per gli occhi. In conclusione: ancora, ancora e ancora Hank Johnson.

 


Justice League #43

By Geoff Johns & Jason Fabok

(DC Comics)

Prosegue la Darkseid War, il granitico evento che sta scuotendo le fondamenta del Multiverso DC e lasciando perplessi per le sue incongruenze di continuità. Il lavoro svolto dalla penna di Geoff Johns è buono ma la storyline sembra non riuscire mai a decollare del tutto. Il problema di questo capitolo è una diluizione esagerata dei punti focali della trama, intervallata da filler non sempre in grado di mantenere alta la concentrazione e l’interesse. La narrazione continua a muoversi freneticamente su più fronti ed il taglio cinematografico e monolitico di Jason Fabok rende ancora più epico lo storytelling generale. Darkseid War è il cinefumetto che ogni DcFag desidererebbe guardare ma che, purtroppo, è finito per sbaglio su carta.

 

Howard The Human #1 (One-Shot)

By Skottie Young & Jim Mahfood

(Marvel Comics)

Uno stand-alone incredibilmente soddisfacente che ci porta nell’angolo in cui lo stravagante e l’Hard Boiled si mescolano per dar vita all’istrionico Howard The Human. Il concept di Skottie Young è semplicissimo: un mondo di animali antropomorfi in cui si aggira un Detective Umano, il nostro Howard, alle prese con personaggi che siamo abituati a conoscere in altre forme. La fusione tra Trash anni ’70, follie allucinogene, bizzarro Noir e divertimento rende la lettura piacevole e i graffiti di Jim Mahfood incrementano l’attrattiva stilistica della issue. Il suo character designing è ammirevole, a partire da Mouse Murdoch per finire con il Gorilla Kingpin e le sue Scimmie-Ninja.

Così come già accennato per Hank Johnson, Agent Of Hydra, anche Howard The Human è un esperimento ben riuscito e tale rimarrà. L’arguto script di Young e l’atwork stilizzato di Mahfood hanno portato alla creazione di questa piccola perla fatta di leggerezza e puro divertimento.

 

Termina qui lo striminzito ritorno di All New, All Different Thank God Is Wednesday. Per tutti gli assidui lettori, ci risentiamo con il prossimo articolo. Si pregheranno Orion e Thanos perché la vita maledetta conceda più tempo per la scrittura. Hasta La Vista!

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