The Loser, The Spy, The Spaceman & The Guy

Una Presentazione.
Un Tributo.
Un Invito.

Questo è The Loser, The Spy, The Spaceman & The Guy.

 

THE LOSER

Una Presentazione – Chi è Scott Lang? Un quesito che nel Gennaio 2015 aveva per molti soltanto una risposta: il protagonista del prossimo Cinefumetto Marvel. Ant-Man? Ant-Man!? Con un nome del genere è facile generare tristi battute a-là The Big Bang Theory, che stronzata può essere un supereroe che parla con le formiche? È più ridicolo di Aquaman! Niente di più sbagliato, niente di più falso.
Nick Spencer (Morning Glories, The Superior Foes Of Spider-Man) e Ramon Rosanas (Spider-Man: 1602, Night Of The Living Deadpool) recuperano l’alone di inferiorità e sconfitta che aleggia su Scott Lang e lo elevano, rendendolo il cardine della loro narrazione.

Ex-Criminale, recentemente parte della Future Foundation e del team investigativo di Original Sin, la vita di Scott Lang è stata ultimamente scossa dall’inaspettata resurrezione di sua figlia Cassie Lang, deceduta nella Children’s Crusade e tornata grazie a Dr Doom durante il maxi-evento AXIS. L’entusiasmo e la gioia per il ritorno della Young Avenger non perdurano: Peggy Rae, ex-moglie di Scott, decide di partire per Miami e portare con sé Cassie, oramai stanca delle pericolose baracconate supereroistiche che più volte sono state per lei motivo di dolore e lutto.

A nulla serve l’assunzione alle Stark Industries, tentativo di dimostrare rinnovata responsabilità: Scott Lang non è in grado di convincere Peggy a fermare la partenza da New York verso Miami. Disperato, molla il lavoro alle dipendenze di Tony “Superior Iron Man” Stark per seguire Cassie e passar più tempo con lei. La Città della Florida aprirà un nuovo mondo al protagonista e alla sua neonata Ant-Man Security Solutions.

Un Tributo – La parola d’ordine di questo nuovo Ant-Man è Redenzione. Nick Spencer esplora ogni angolo della rinnovata personalità di Scott Lang, puntando tutto sulla seconda possibilità che gli è stata donata per render migliore la sua vita. Le attività eroiche, sempre miscelate alla sua naturale inclinazione alle “scorciatoie”, la ricerca di un lavoro stabile, l’ambizione di esser affidabile come padre e lo stigma di un passato da detenuto, sono solo alcune fra le tematiche in grado di rendere Ant-Man emotivamente coinvolgente, vicino al lettore come fosse un amico in difficoltà.

Gran parte della forza di questa serie sta nel perfetto equilibrio tra humour e tristezza, tra l’alone di depressione e rassegnazione che spesso impregna le pagine scritte da Spencer e l’ironia che caratterizza il protagonista e le interazioni sociali tra i numerosi comprimari, equilibrio che alleggerisce una narrazione altrimenti pesante e monotona.

Menzione a parte per Ramon Rosanas, artista dal tratto semplice in grado di donare espressività ad ogni personaggio e di caricare ulteriormente entrambe le accezioni emotive di Ant-Man. L’utilizzo di particolari angolazioni e pannelli di dimensioni sempre differenti durante le sequenze “microscopiche” riesce a trasmettere perfettamente la sensazione del mondo enorme che circonda Scott Lang in quei momenti. Un artwork azzeccato.

Un InvitoAnt-Man non è mai stato così affascinante, profondo e new reader-friendly. Nick Spencer e Ramon Rosanas hanno sfruttato quella che in gergo videoludico potremmo definire “licenza cinematografica” per introdurre i giovani lettori nel mondo di Scott Lang, coinvolgendo anche i più attempati grazie ad una cura per i personaggi talmente maniacale da rendere impossibile un distacco emotivo da essi.

L’arrivo nelle fumetterie italiane di questa serie non lascia scampo: Ant-Man è un acquisto obbligato.

 

THE SPY

Una PresentazioneNatalia “Natasha” Romanova: un personaggio alla ribalta grazie alla famosissima versione cinematografica interpretata da Scarlett Johansson e, dal Marzo 2014, protagonista di una nuova serie in solitario firmata dalla penna di Nathan Edmondson (The Activity, The Punisher, Who Is Jake Ellis?) e le matite di Phil Noto (Jonah Hex, Uncanny X-Force), recentemente arrivata anche sul mercato italiano.

Ex-Spia del KGB, Vendicatrice e Agente dello S.H.I.E.L.D., sul passato e sull’indole della miglior spia al mondo c’è sempre stata un ombra. L’intento di Edmondson e Noto è chiaro: mostrare gli atteggiamenti ed il comportamento di Natasha e successivamente raccontare di momenti della sua vita per contestualizzare il carattere ben delineato del presente. Uno studio del personaggio approfondito e dettagliato come mai nessuno aveva fatto prima d’ora.

Un Tributo – Dimenticate le tamarrate in latex, dimenticate le becere frasi ad effetto tipiche dell’umorismo posticcio americano a cui vi hanno abituati al cinema, la Black Widow di Edmonson è protagonista di una spy-story a tutti gli effetti con una narrazione in continua evoluzione, in grado di passare dalla struttura One-Shot tipicamente ellisiana ad un intreccio unilaterale, tutto coerentemente al servizio della caratterizzazione di Natasha Romanova.

L’intera serie è basata sul concetto cardine dell’espiazione, una tematica apparentemente banale e affine a mille altre testate di genere. La grandezza di questa Black Widow è la reale necessità della protagonista nel fare ammenda in virtù delle sue terribili azioni passate, totalmente volontarie e svolte con una determinazione tale da non lasciare spazio ad attenuanti. Il tortuoso percorso di Natasha nel tentativo di riequilibrare la sua vita si chiude con una perfezione stilistica stupefacente, portando il lettore ad interrogarsi sulla natura eroica del personaggio e sulla dubbia utilità del suo imperativo categorico di espiazione.

Ampio spazio è sempre stato lasciato all’interpretazione, nulla è servito su un piatto d’argento e la validità delle azioni di Natasha, passate e presenti, è sempre relegata al giudizio del lettore. Splendido il cast di supporto, dal suo avvocato Isaiah a Maria Hill, passando per le svariate apparizioni di Hawkeye, Frank Castle e Bucky Barnes, quest’ultimo legato a filo doppio con la Spia Russa dal tragico finale di Winter Soldier.

Stellare l’artwork di Phil Noto: una splendida miscela di delicatezza pittorica ed energico dinamismo, un contrasto coerente con la regina indiscussa della testata, letale e stupenda, brutale e incredibilmente femminile. La colorazione monocromatica e la mancanza di inchiostri pesanti donano un’eleganza unica ed inimitabile ad ogni pannello. Un comparto grafico consistente, dalla qualità costante e incredibilmente espressivo.

Un InvitoBlack Widow è una testata brillante, complessa e profonda. Sulle basi di una trama relativamente semplice, Nathan Edmondson e Phil Noto hanno costruito una solida storia auto-conclusiva, totalmente indipendente dagli avvenimenti dell’Universo Marvel e in grado di esplorare nel migliore dei modi la personalità di Natasha Romanova.

 

THE SPACEMAN


Una Presentazione – Direttamente dalle pagine di Original Sin, Bucky Barnes: The Winter Soldier è la nuova testata dedicata alla storica spalla di Capitan America, scritta da Ales Kot (Zero, Secret Avengers, Material) e illustrata da Marco Rudy (Spider-Man: 99 Problems) e Langdon Foss (The Surface). Al termine dell’evento investigativo sopracitato, Bucky viene designato come erede di Nick Fury Sr per essere il nuovo “Man On The Wall”, difesa cosmica segreta della terra contro minacce intergalattiche ed extradimensionali. Quake a.k.a. Daisy Johnson viene reclutata come spalla dal Soldato D’Inverno per poi partire verso lo Spazio infinito.

Una sinossi inusuale per un protagonista apparentemente poco affine all’ambiente cosmico, rinato grazie ad Ed Brubaker come ex-assassino al servizio della Russia nella guerra fredda e successivamente sempre legato a setting più “terreni”. Il team creativo riesce però a creare una storyline coesa, solida ed allucinante, un costante trip fatto d’incanto e brutalità.

Bucky Barnes: The Winter Soldier è, come ogni fumetto di Ales Kot, un’opera che ha fiducia nell’intelligenza del lettore e non risparmia una narrazione densa e tortuosa, con uno script che privilegia l’utente volenteroso nel voler cogliere ogni singolo dettaglio della trama e ogni singola allusione e riferimento letterario. Una lettura impegnativa, relativamente pesante ma incredibilmente appagante.

Un Tributo – Una riflessione sulle indelebili macchie lasciate dalla guerra, un poetico e intricato viaggio tra le stelle ed una lovestory intergalattica, il tutto illustrato alla perfezione da due illustratori in netta contrapposizione stilistica ma incredibilmente coerenti con l’intensità e la complessità della narrazione. È impossibile discernere le due componenti artistiche, scrittura e comparto grafico, in quanto è impossibile scindere i meriti di uno storytelling così particolare. Lo sperimentalismo, la cura per il dettaglio nella caratterizzazione di qualsiasi elemento presente su pagina, le incursioni metatestuali e la potenza emotiva di Bucky Barnes: The Winter Soldier non hanno pari.

Immaginate un testo morrisoniano libero dalla sua tipica arroganza e dai fronzoli nonsense, miscelatelo con la serietà e la pignoleria di un Hickman cosmico, e forse vi avvicinerete vagamente a questa fantastica storia sul Soldato D’Inverno. Oltre a tutto ciò, BB:TWS coglie a piene mani dalla vastità e, talvolta, dall’allucinante assurdità dei tropi cosmici dell’Universo Marvel per condire ogni capitolo di puro e sano divertimento, senza mai scadere nel ridicolo o nel farsesco.

L’intesa tra Ales Kot, Marco Rudy, Langdon Foss e il Letterer Clayton Cowles è suprema: la complessa sceneggiatura dello scrittore ceco alterna le magnifiche illustrazioni convolute di Marco Rudy al semplice ma brillante tratto di Langdon Foss, spesso coinvolto in sequenze di flashback o in momenti che non coinvolgono direttamente i due protagonisti. L’alternarsi dei due artisti elimina la possibile sensazione di pesantezza nella lettura ed è in grado di offrire spunti di riflessione. Fenomenale il lavoro di Clayton Cowles nel rendere ordinati i dialoghi nelle labirintiche pagine di Rudy.

 

Un Invito – L’originale ed inusuale direzione del Soldato D’Inverno dopo gli eventi di Original Sin si è rivelata vincente, così com’è vincente la propensione per lo sperimentalismo, tipica degli ultimi anni Marvel, che ha permesso a questo team creativo di far nascere una creatura così strana e grandiosa. Considerato l’imminente arrivo sul mercato italiano del primo volume in formato cartonato, vi consiglio di dare una possibilità a Bucky Barnes: The Winter Soldier.
Non ve ne pentirete.

 

THE GUY


Una PresentazioneHawkeye di Matt Fraction & David Aja non ha bisogno di presentazioni. Anch’essa nata sulla cresta dell’ondata cinematografica che ha sconvolto il fumetto negli ultimi anni, l’opera ha riabilitato il personaggio narrando delle sue avventure lontano dagli Avengers, lontano dalle buffonate su pellicola, raccontando della vita a Bed-Stuy di Clint Barton e della sua “omonima supereroistica” Kate Bishop. Una action-comedy divertente ed intensa.

Un Tributo – Una serie vincitrice di ben quattro Eisner Awards e in grado di rivoluzionare il mercato fumettistico moderno non avrebbe nemmeno bisogno di un tributo. L’antesignano di tutte quelle testate character-driven che hanno spopolato negli anni a venire: Ms Marvel, Batgirl per arrivare allo stesso Ant-Man di cui abbiamo parlato ad inizio articolo. Tutte quante figlie dell’impostazione targata Hawkguy.

Clint Barton ha derubato Spider-Man del suo ruolo di “everyman” supereroistico, imponendosi su Peter Parker tramite il suo approccio sincero e cristallino. Libero da un’identità segreta, persino infastidito dall’esser considerato un Vendicatore e pronto ad entrare in azione durante un barbecue in terrazza con i suoi vicini.

Il mondo di Clint Barton, Kate Bishop e Pizza Dog non è mai stato minacciato da Collassi Multiversali o da Alieni alla ricerca di Gemme Colorate. Hawkeye è un realistico spaccato delle loro vite, dei loro affari personali e della loro crescita ed evoluzione. Una storia incredibilmente umana con un protagonista in continua trasformazione, partendo dall’irresponsabile Clint outsider sino ad arrivare all’uomo finalmente in grado di affidarsi alle persone attorno a sé e su cui in molti contano. Azione, dramma, crime, commedia e un grande cuore pulsante.

Niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza uno dei migliori artisti presenti sul mercato mainstream. David Aja non solo ha dipinto le avventure dell’arciere purpureo in maniera fenomenale ma ha anche impostato nuovi standard qualitativi di storytelling visivo. La sua rivoluzionaria miscela di sequenze ampiamente decompresse alternate a densi blocchi dinamici, i suoi tipici close-up cinematografici spesso inneggianti al mood Western e il realismo delle sessioni di combattimento ravvicinato, denotano una comprensione del medium fumettistico senza precedenti, una professionalità che traspare dagli intensi e mai esagerati sguardi dei personaggi in movimento.

Un Invito – Per tutti coloro qui in Italia che hanno atteso per troppo tempo il capitolo finale di quest’opera, abbiate pazienza perché sta arrivando. Per tutti coloro che hanno vissuto su un altro pianeta negli ultimi tre anni, affrettatevi a recuperare questo capolavoro rivoluzionario. Uno dei lavori più influenti degli ultimi tempi.

Grazie a tutti per la paziente lettura, noi ci rileggiamo con il prossimo Thank God Is Wednesday!

Condividi