Golem di LRNZ

Golem è la prima graphic novel di Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, uno dei più apprezzati graphic designer italiani non nuovo ad incursioni nel mondo del fumetto. Golem, in particolare, è un progetto che LRNZ ha in mente da molti anni, la prima stesura risale addirittura al 2004. Nel 2010 uscì il primo episodio di Golem sulla rivista PicNic autoprodotta dal collettivo dei SuperAmici, di cui LRNZ fu membro fondatore. L’idea all’epoca era quella di circa 25 uscite per un totale di 500 pagine. Negli anni il concept originale si modifica ed arriva l’incontro con l’editore Bao Publishing. LRNZ si getta a capofitto nel progetto e, in 6 mesi, realizza il Golem che è arrivato alle stampe e nelle nostre mani: 256 pagine a colori. 

Il volume edito da Bao Publishing, inoltre, presenta un chip NFC (near filed communication) che consentirà, a partire dal 31 gennaio 2015, di accedere ad extra speciali sul proprio smartphone integrando la storia con contenuti multimediali come musica e video dedicati.

Golem è ambientato nell’Italia del 2030, una repubblica facente parte dell’unione eurasiatica (evidente rimando al 1984 di Orwell). In questa distopia nostrana, la fittizia opulenza ed il ritrovato benessere (che sembra quasi una chimera pensando alla situzione in cui versa oggi il nostro Paese), celano in realtà un mondo dominato dalle grandi corporazioni e da un presidente assolutista. 

LRNZ pone l’accento sull’esasperante uso della tecnologia e sul controllo che questa ha sulle nostre vite. Le potenzialità di una vita on-demand che consente di accedere ad ogni bene di consumo semplicemente sfiorando un touch screen, hanno in realtà annichilito la libertà del singolo in un mondo in cui anche cucinare è diventato obsoleto.
Il popolo è manipolato dal consumismo esasperato e dalla necessità di uniformarsi alla massa. Un futuro tanto distopico quanto, purtroppo, drammaticamnete plausibile. 

Nelle prime battute del volume l‘universo narrativo di Golem si rivela efficacissimo vista la profondità degli ambienti descritti e la quantità di dettagli inseriti (LRNZ ha persino creato dei loghi per tutte le multinazionali presenti nel suo romanzo grafico). Da qui parte la storia di Steno, un ragazzino molto speciale. Una storia fatta di elementi semplici, come la famiglia e l’amore ma che cela dei segreti nascosti nei sogni del ragazzo.
Il titolo Golem, infatti, non è casuale e rimanda non solo alle figure antropomorfe tipiche dei racconti fantasy ma anche al significato ebraico della parola ovvero “materia grezza, embrione”, un significato che vi sarà ben chiaro una volta letto il volume. 

In avvio LRNZ si prende il suo tempo per delineare situazioni e caratterizzare al meglio l’Italia del 2030. Le premesse, come dicevo, sono ottime, ma Golem risente di una fase centrale troppo frettolosa e prevedibile. LRNZ spinge troppo sull’acceleratore, alcune situazioni si fanno confuse e vengono introdotti un gran numero di comprimari che, per quanto accattivanti graficamente, risultano poco caratterizzati e distinguibili l’uno dall’altro. Da qui ci si sposta a grandi passi verso un epilogo comunque riuscito ma decisamente improvviso.

Impossibile, inoltre, non riscontrare l’impatto che il modo del fumetto orientale ha avuto su Golem, in particolare fortissimi sono gli echi che rimandano ad Akira, il capolavoro di Katsuiro Otomo, per quanto riguarda sia le tematiche trattate che lo sviluppo della vicenda di Steno. 

Quello che è senza dubbio straordinario è il lavoro grafico, e soprattutto cromatico, realizzato da LRNZ; il risultato è un fumetto visivamente strabiliante ed iperdettagliato. In alcune tavole esplode un tale dinamismo da dare l’illusoria sensazione del movimento, disegni in cui anche le onomatopee sono perfettametne integrate col resto. 

Insomma Golem è un gioiello di design che conferma le doti di Lorenzo Ceccotti, un talentuoso visionario ed un mestro della grafica. Un’opera senz’altro importante per il panormama fumettistico italiano che, però, risente di una sceneggiatura non sempre all’altezza.   

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