HAN SOLO E CHEWBACCA (Mondadori)

Mentre nelle sale prosegue il successo del nuovo spin-off dedicato alla canaglia più intraprendente della galassia con Solo – A Star Wars Story, Mondadori inaugura la sua linea editoriale dedicata a Star Wars. Nel volume Han Solo e Chewbacca troviamo il pilota e il pelosissimo copilota del Millennium Falcon alla ricerca di un buon motivo di unirsi alla Ribellione, lasciandosi il passato alle spalle.

Nella prima parte del volume saliamo a bordo della nave corelliana YT-1300 conosciuta come Millennium Falcon per lanciarci in un’avventura al cardiopalma, in una vera corsa contro il tempo per sfuggire alle minacce dell’Impero Galattico (e non solo). Marjorie Liu scrive una storia accattivante, trovando ottimi spunti narrativi per approfondire non solamente le motivazioni che hanno portato Han ad unirsi ai Ribelli, ma crea un’atmosfera in piena sintonia con l’expanded universe creato da George Lucas. Mentre i migliori piloti della galassia gareggiano in una corsa più letale che leale, ci viene fornito un quadro generale dettagliato e mai banale, tutto imperniato sul concetto di ricerca di uno scopo (per gareggiare, per combattere, per vivere). I personaggi creati dalla Liu sono sfaccettati e complessi, malgrado il poco spazio a cui possono aspirare in una serie di soli sei capitoli. E poi, vedere il Falcon sfrecciare tra asteroidi, Caccia TIE e bombe è sempre una goduria, per noi fan.

Altrettanto coinvolgente il lavoro svolto da Mark Brooks ai disegni (supportato da Dexter Vines, Sonia Oback e Matt Milla), il quale riesce ad essere molto fedele alle fattezze dei personaggi iconici della saga di Star Wars, personalizzando comunque il suo tratto. Non c’è angolo delle tavole che non meriti uno sguardo approfondito, una pausa per apprezzare pienamente il livello di dettaglio di Brooks. Così come non è da sottovalutare la fedeltà all’immaginario collettivo della saga (sebbene anche qui sia rilevabile un’eccellente apporto teso a rinnovare senza stravolgere). Questa prima parte del volume si caratterizza soprattutto per il respiro più ampio e il coinvolgimento con vicende di grande importanza per la Ribellione, oltre che per la presenza di alcuni “pesi massimi” di Star Wars – come l’immancabile presenza della Principessa Leia. Se siete veri fan della saga di Star Wars non potrete non tifare per Han Solo mentre sfreccia col suo Millennium Falcon, aiutato dal sempre fedele Chewbacca.

E proprio al wookie è dedicata la seconda parte del volume, con una saga molto originale sotto ogni aspetto. A scrivere è Gerry Duggan, esperto scrittore molto amato dai fan di tutto il mondo per le sue saghe sui maggiori personaggi Marvel e DC Comics. In questo ciclo stellare possiamo, però, apprezzare un Duggan inedito, molto concentrato sull’esporre un’idea, una storia come tante, semplice ma che nasconde un grandissimo significato. La chiave di volta della narrazione è tutta racchiusa nel concetto di coinvolgimento. L’aspetto tipicamente scontroso del wookie, così grande e ferino, da sempre contrasta col suo cuore tenero e la sua natura insolitamente paziente (e sicuramente ci vuole molta pazienza per gestire Han Solo). La scintilla necessaria a smuovere anche il più disilluso degli animi può nascondersi ovunque, anche in una giovane ragazza che non sa arrendersi. Proprio con questo spirito la narrazione mostra le minacce di una galassia afflitta dall’Impero e minacciata in ogni suo angolo da individui senza scrupoli, che vedono nel caos solo un modo per arricchirsi. A queste minacce quindi bisogna opporre uno spirito indomito, una risolutezza senza pari e uno sconfinato amore per la libertà e la giustizia. Tutte qualità che abbondano in Chewbacca.

A chiudere il cerchio di questa rappresentazione c’è il sempre ottimo Phil Noto, disegnatore dal tratto riconoscibile ed eclettico. In un tripudio di varietà stilistiche il disegnatore ritrae con vivida consapevolezza sia la floridezza dei mondi alieni, sia gli spogli ambienti imperiali, senza mai perdere in omogeneità. Noto è da sempre un autore che cura ogni aspetto dei suoi lavori, aumentando proprio quel controllo e quella compattezza della tavola che lo contraddistingue: mentre Chewie è sdraiato in un campo o mentre voliamo a bordo di uno speeder, siamo sempre nel mondo creato dalla sua impareggiabile matita. La trama di Duggan e l’artwork di Noto si sposano alla perfezione, realizzando una storia che, pur addentrandosi nell’animo dei protagonisti, non si abbandona mai a inutili sentimentalismi, ma anzi usa questo scavo psicologico per aumentarne la forza delle azioni e delle intenzioni. Con questo volume dedicato alle avventure dell’equipaggio del Millennium Falcon si aprono nel migliore dei modi le pubblicazioni Mondadori, che cura perfettamente anche il volume in un’edizione per a 19€ racchiude dieci issue. Per questa recensione è tutto, noi ci rileggiamo prossimamente e che la Forza sia con voi.

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