Retrogaming: Non dire maiale se non ce l'hai nel sacco (Tombi e Tombi 2)

Capelli rosa, pantaloncini verdi, petto nudo ed un conto aperto con una banda di maiali malefici, rea di avergli rubato il braccialetto d’oro regalatogli dal nonno.
Ovviamente sto parlando di Tombi, protagonista dell’omonimo action/platform (e del suo seguito) uscito in Europa nel 1998 e sviluppato dai mitici ragazzi di Whoopee Camp.

Se dovessi trovare un aggettivo per questo gioco sarebbe “folle”. A partire dal protagonista, per arrivare agli antagonisti, i maiali koma, scagnozzi dei ben più temibili 7 maiali cattivi, a loro volta creazione del vero maiale cattivo! Senza tralasciare i diversi personaggi che incontreremo durante l’avventura, Charles la scimmia, abilissima nel perdere i pantaloni, e Yan del villaggio nascosto, patito del nascondino; solo per citarne un paio. Il level design è anch’esso folle, adornato da un 2D fantasioso e coloratissimo; una gioia per gli occhi.

Passando al gameplay, ci troviamo di fronte ad un action/platform con elementi da rpg in cui progrediremo risolvendo una serie di missioni, chiamate eventi, per scovare le quali dovremo andare in giro a perlustrare in lungo e in largo il mondo di gioco e a parlare con ogni personaggio possibile. Tali eventi sono dei più svariati, molti dei quali tutt’altro che semplici da portare a termine (non dimenticherò mai quanto ho faticato per ottenere la medaglia d’oro del circuito di motocross) e presentano dei nomi folli (l’avevo mica detto che questo gioco è folle?) come ad esempio “nelle uova di kokka”, “il broncio più grande”, o ancora “mi serve una bomba”.
A sbarrarci la strada troveremo, oltre i già citati maiali, altre bizzarre creature come piante carnivore, rapaci e meduse giganti!

I numerosi eventi ci porteranno a scovare in giro per l’ambientazione i “sacchi del maiale”, i quali ci indirizzeranno ai portali dove si celano i 7 perfidi suini. A noi toccherà rispedirli nell’oblio lanciandoli in questi sacchi.
Grazie alla gran mole di eventi e alla loro difficoltà, la longevità raggiunge livelli elevatissimi.

Tombi 2 (pubblicato in Europa nel 2000) porta il nostro eroe, ed il suo nuovo amico Zippo, in uno splendido mondo 3D, per contrastare il ritorno dei redivivi maiali cattivi.

Il gameplay rimane sostanzialmente invariato rispetto al primo episodio; quindi ritroviamo i tanto amati eventi, sempre folli e ardui da completare.

Da segnalare una gradita novità, ovvero la possibilità di indossare dei costumi che conferiranno al selvaggio dai capelli rosa dei particolari poteri.

Ci troviamo di fronte ad un degno seguito, che seppur non brilla per originalità rispetto al capostipite, resta un gioco per me altrettanto indimenticabile. Rappresenta si, un more of the same, ma comunque un prodotto per me eccelso.

Entrambi i titoli soffrono degli stessi difetti, ovvero un comparto sonoro solo sufficiente e tempi di caricamento piuttosto lunghi.

Sfortunatamente questi autentici gioielli della ludoteca Playstation, non raggiunsero i dati di vendita che avrebbero meritato portando alla cancellazione del terzo episodio in programmazione per PS2, all’abbandono del brand e al fallimento di Whoopee Camp. Probabilmente la cosmesi pacioccosa dei due titoli ha fuorviato la percezione da parte dell’utenza, portandola a considerarli giochi rivolti ad un pubblico di soli bambini.

Tutto questo con mio sommo rammarico (ma non solo mio) perché ho amato questi due giochi alla follia, e li considero tra le gemme più splendenti dell’immensa ludoteca di Playstation.

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