The Walking Rec la (psico)analisi di TWD 4×03: Rick, esto es HershelThè!

Ancora affranti per la prematura dipartita dei 3 porcellini, rieccoci catapultati nello psichedelico mondo nonsense del The Walking Dead televisivo: un universo fatto di suini squartati, sceriffi sciroccati, pestaggi gratuiti e miracolosi thè alla pesca.
E zombies?
Ogni tanto.
Tuffiamoci nella consueta (psico)analisi dell’episodio.
Splash! – 

L’epidemia di tosse ‘ar culo che ha colpito la prigione continua a mietere vittime. Ma le rigide misure di prevenzione adottate a Villa Arzilla mettono tutti al sicuro.
O forse no?
Precauzione numero 1: tutti indossano un fazzoletto al collo. Badate bene: non sul viso, sul COLLO. Come fosse un ascot (per un tocco retrò da nostalgici anni ’90). 

Precauzione numero 2: separare le persone in gruppi alla cazzo di cane nelle varie ali della prigione. Gli infetti (che poi sono le comparse più Glenn) vanno in quarantena col dottor S, che scopriamo essere il dott. Kotthrappali (quel premio Nobel che ha fatto la diagnosi di tosse ‘ar culo), i protagonisti si insediano in un’altra ala mentre i bambini vanno in un terzo posto con quel gatto nero della figlia bionda di Hershel.
Tocco palle?
Tocca, tocca.

Un raccapricciante particolare su Rick: la settimana scorsa aveva finalmente bruciato la sua camicia marrone che, intrisa del sudore di tre stagioni, ormai viveva di vita propria.
Bene, lo ritroviamo 7 giorni dopo, sudaticcio come avesse fatto la maratona, con capello pettinato con l’olio extravergine di oliva e, ahinoi, con una nuova camicia marrone. 
Rick ci tiene a restare vestito come uno dei celeberrimi cugini merda.

E io che speravo, che ne so, in una t-shirt floreale…

Dopo essersi occupato del suo look, lo sceriffo sciroccato che una cazzata pensa e cento ne fa, prova a fare chiarezza sullo scottante mistero della squinzia di Tyreese e di quell’altro che sono stati carbonizzati (l’avete capito il gioco di parole? ‘Scottante caso’ e ‘cadaveri carbonizzati’! Geniale, no?).
Ma lo sceneggiatore di turno aveva appena visto Fight Club quando ha scritto la puntata, e dunque Tyreese, Daryl e Rick cominciano a prendersi a mazzate senza alcun motivo apparente.
Prima regola di The Walking Dead: non parlare mai di The Walking Dead!

Il vero protagonista dell’episodio 3, però, è Hershel, il fattore col codino da hippy!
La prima perla, Hershel, ce la regala in apertura di puntata. Parlando dei contagiati dice: “Non li sta uccidendo la malattia, ma i sintomi!“. Immediatamente radiato dall’Ordine dei Veterinari, Hershel indica la via: ‘servono antobiotici!’
Davvero?
Davvero.
Narra la leggenda che ogni volta che Hershel apre bocca, nel mondo un medico muore. 
Ma non finisce qui. Segue un dialogo assolutamente illogico tra il fattore hippy e Carl Norris.
Carl: ‘Hershel, non posso lasciarti uscire.’
Hershel: ‘Ma vado nell’area prematurata a destra come se fosse Antani.’
C: ‘Dovrò dirlo a mio padre!’
H: ‘Ezechiele 25,17: basta un poco di zucchero e la pillola va giù!’
C: ‘Ok, ti accompagno.’
E così Hershel e Carl, riccorrendo al solito teletrasporto del sig. Scott, si materializzano in pieno bosco. Hershel deve raccogliere il basilico per fare il pesto e, soprattutto, delle foglie per preparare il suo mitico thè alla pesca che fa passare la febbre e lenisce il dolore al plesso emorroidario.
Appena tornato in prigione, armato di antibiotici di pesto e bustine di thè, Hershel si avventura nei meandri del lazzaretto di Villa Arzilla. Qui incontra il dott. S che, felice di vederlo, gli scatarra in faccia 2 Kg di espettorato mucosanguinolento. 

Ma non è solo Hershel a regalarci i consueti tre quarti d’ora di grasse risate. Ci pensano anche gli altri.
Carol, dopo aver rovesciato un bidone da 8.000 litri di acqua potabile, esce fuori dal recinto cercando di riparare una tubatura(!?!), mentre Daryl, Michonne, Bob Durocinqueepisodi e Tyreese (che fa caldo e sta in maglietta ma indossa comunque un cappellino di lana), vanno alla ricerca della clinica veterinaria per trovare gli antibiotici.
Ed è qui che, distratti dalle frequenze di Radio Deejay in cui la Pina e Diego parlano di apericena alla moda, non si accorgono che davanti a loro si piazza un muro di zombies. Dopo aver fatto il più classico degli incidenti, i nostri eroi si salveranno a suon di mazzate: Bob non rischiava niente (sappiamo che ha ancora 2 episodi di autonomia), Michonne e Daryl figurati. Se la vede brutta Tyreese che viene circondato dagli zombies ma, essendo il re del faidate, gli basta il suo martelletto per portare le chiappe al sicuro.

Ndn (Nota di nerd): Tyreese accerchiato dai non-morti ed armato di martello è un omaggio al comic di Kirkman, la scena è analoga ma si svolge all’interno della prigione.

La puntata si chiude col colpo di scena. Rick, che nel corso delle precedenti stagioni era entrato in contatto psichico con illustri personaggi di cinema e TV (da Aragorn a Willy Wonka), viene posseduto da Grissom di CSI. Così, grazie alla sola osservazione di un’impronta insanguinata sul luogo del delitto, lo sceriffo sciroccato capisce che l’omicida con l’accendino è nientepopodimenoché suor Carol la caritatevole.

Dopo aver istigato una bambina di 9 anni al patricidio e bruciato vivi due malati terminali, quale sarà il prossimo gesto compassionevole di suor Carol? Impalare un bambino nel cortile della prigione mentre recita la tebellina del 9?
Riuscirà il thè alla pesca di Hershel a curare le emorroidi? 
La camicia di Rick imparerà a fare le equazioni?

Questo e molto altro nel prossimo episodio di The Walking Rec!
 

Condividi