WHO WATCHES BEFORE WATCHMEN – NITE OWL #1-#4

La miniserie Before Watchmen dedicata a quel sempliciotto del Gufo Notturno é stata una delle prime (assieme al raccapricciante Spettro di Seta) ad arrivare alla conclusione. 
Avevamo già parlato del numero #1 (qui per l’esattezza, e se non l’avevate letto andateci subito!), andiamo ora a fare un bilancio complessivo delle 4 uscite che compongono lo story-arc.

Dopo un primo albo in cui veniva narrata l’infanzia di Daniel Dreidberg ed il suo fanboismo sfegatato nei confronti di Hollis Mason, il primo Nite Owl avvinazzato che cederà i diritti del suo marchio registrato (Il Gufo Notturno©) al giovane Dan, siamo passati oltre e i succesivi tre albi ci mostrano un aspetto fondamentale nella formazione di un supereroe: la perdita della verginità e la scoperta del sesso.

Si, si, non é un errore di battitura. Quel mitologico fessacchiotto di Dan, infatti, durante una delle sue scorribande col compagno di merende Rorschach si imbatterà in un’impenditrice della prostituzione che sta sempre con le bocce di fuori: Liz, la Dama del Crepuscolo, una versione iper-mignotta più disinibita della già mignotta disinibita Spettro di Seta.  Da qui partirà la superindagine del Gufo nel mondo dei papponi e dei reverendi pazzi.

Degne di nota le battute da osteria della suddetta Dama del Crepuscolo, personaggio di gran classe, che praticamente in ogni tavola tira fuori doppi sensi degni di un cinepanettone con De Sica:

Andiamo insieme
Non siamo una coppia, mi limiterò a… venire con te” 

Oppure:
Dobbiamo dividerci: io sotto, tu sopra”
Che poi é la mia specialità” 

Una donna di rara eleganza.

Tra piccoli easter egg che rimandano al capolavoro di Moore/Gibbons (su tutti scopriremo l’origine del mitico cartello di Rorschach The End Is Nigh), e dopo un avvio decisamente banalotto, la sceneggiatura si mostra nei successivi numeri godibile e scorrevole. Sia chiaro, nulla di memorabile, ma comunque Staczynski racconta una storia discreta con una buona caratterizzazione dei personaggi.

Andando al comparto grafico, sempre curate ed efficaci le tavole di Andy e dello scomparso padre Joe Kubert

In conclusione, pur non avendo spunti memorabili la miniserie sul Gufo Notturno si rivela una lettura di intrattenimento leggera, ben disegnata e, tutto sommato, soddisfacente.

Voto 6,5

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