La Notte dei Gufi

Contiene: Batman Annual #1 (Scott Snyder James Tynion IV,
disegni: Jason Facebok),
All Star Western #9 (Jimmy Palmiotti, Justin Gray,
disegni: Moritat)
Casa Editrice: DC comics/ RW Lion
Provenienza: USA
Prezzo: € 4,95, pag.72, 17 x 26, col.

La saga della Corte dei Gufi di Scott Snyder rappresenta senz’altro uno dei migliori eventi legati al cavaliere oscuro comparsi negli ultimi anni sulle pagine dei bat-spillati mensili. 

Giunte al loro culmine sul numero 9 della testata mensile Batman, edita da RW Lion, le vicende dei gufi (che si concluderanno sul numero 11) sono andate a coinvolgere anche lo straziante Detective Comics di Tony Daniels (ottimo come disegnatore, pessimo come sceneggiatore) ed il Nightwing di Kyle Higgins che, dopo le insipide vicende del circo Haly e dello sfigatissimo assassino Saiko, ha trovato spunto ed interesse negli ultimi due numeri grazie al coinvolgimento di Dick Grayson nella gufo-saga. Sull’onda di questo successo editoriale, Lion ci propone il primo Annual del Batman post-reboot. Peccato che di cose da ridire ce ne siano davvero tante.

Ma andiamo con ordine e partiamo proprio dall’unica nota lieta: l’Annual. Scritta da Snyder e J.Tynion IV la storia é incentrata su Victor Fries, alias Mr Freeze, storico antagonista dell’uomo pipistrello. Buona la sceneggiatura, felice la trovata di inserire dei flashback su Freeze (davvero ottimi quelli in apertura e chiusura di episodio), sufficienti i disegni di Jason Fabok. Va comunque detto che il legame delle vicende narrate in questo annual con il bat-crossover La Notte dei Gufi é abbastanza deboluccio: unico collegamento é rappresentato dal fatto che la formula con cui gli Artigli (gli assassini della corte) vengono tenuti in vita é stata creata da Freeze.

Chiusa la questione Freeze, eccoci davanti a All Star Western #9 (???). E cosa c’entra?
Chi, come me, non ha mai letto (né ha alcuna intenzione di farlo) questa testata ambientata nella Gotham di fine ‘800 non ci capirà davvero nulla della storia presente nell’albo e scritta dal duo Palmiotti/Gray. Dunque mi/vi domando: perchè Lion ha messo insieme questi due comic in un cocktail poco riuscito?
Beh, il legame é lampante: in ben 4 paginette compare un gufo-steampunk-western che ammazza un tizio. Insomma come se al cinema dopo il primo tempo di Batman Begins di Nolan ci fosse il secondo tempo di Quel Teno per Yuma di Mangold, in fondo c’é Christian Bale in tutti e due… e allora: perchè no?

Ma le magagne non finiscono qui, ecco altri tre macroscopici difetti di questo fascicoletto:

1- Non si capisce come un editore possa, dopo 10 mesi di pubblicazioni sull’uomo pipistrello, non avere ancora risolto il problema degl illegibili caratteri bianchi su sfondo nero. In alcuni casi per riuscire ad intepretare il testo dovrete utilizzare un microscopio elettronico ad alta risoluzione.

2- Perchè questo poco avvincente volumetto che ha lo stesso numero di pagine (72) e la medesima impaginazione del mensile Batman costa 4,95 euro contro i 3,70 del mensile? Le storie western lo impreziosiscono facendone salire la quotazione?

3- Per allungare ulteriorente il brodo le ultime DIECI PAGINE (ripeto: dieci) del fascicolo contengono un entusiasmante riassuntino dei primi 9 numeri del mensile Batman ed una sommaria descrizione delle altre Bat-Testate (Birds of Prey, Cappuccetto Cappuccio Rosso, Batwing, Bat-Tizio, Bat-Coso etc. etc.). A che pro?

In conclusione, la storia su Freeze meriterebbe un 6,5 ma il prezzo, l’edizione e la presenza (gratuita e decontestualizzata) di All Star Western fanno crollare il voto complessivo del volumetto ad un 4 senza appello.

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