Batman: Natale di Lee Bermejo; Ed. RW-Lion

Autori: Lee Bermejo (testi e disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Prezzo: € 15,95, 16,8 x 25,6, pp. circa 125, col.

Arriva finalmente in Italia l’inedita graphic novel scritta e disegnata dall’ottimo Lee Bermejo. L’opera, liberamente ispirata al celebre romanzo di Charles Dickens, Canto di Natale (A Chrismas Carol), rappresenta – almeno a parere dello scrivente – la definitiva consacrazione dell’autore nell’olimpo dei grandi. Vediamo perché.

Tutti conoscono il Canto di Natale di Dickens, una delle opere letterarie che ha subito il maggior numero di reinterpretazioni nella storia della narrativa. Una favola per bambini da sempre in grado di scaldare anche il cuore degli adulti. La sua trama è nota più o meno a tutti: il ricco finanziere Ebenezer Scrooge disprezza il Natale, ritenendolo soltanto un’inconcepibile distrazione dai doveri quotidiani e dal profitto, unico valore rilevante per l’arido animo del facoltoso industriale. In effetti, Scrooge è un uomo profondamente solo, che con gli anni ha finito con l’allontanarsi sia da amici che dai parenti più stretti. Nonostante ciò, ogni convinzione di Scrooge è destinata a cambiare proprio durante notte di Natale, quando il finanziere riceve l’inaspettata visita del fantasma del suo socio in affari morto anni prima, Jacob Marley, il quale gli annuncia l’imminente avvento di tre spiriti che rappresentano rispettivamente il Natale passato, presente e futuro. Questa notte porta luce nella coscienza di Scrooge, il quale, sconvolto da quanto mostratogli dai fantasmi, e resosi conto della propria infelice condizione e del male finora cagionato agli altri, decide di ravvedersi, intraprendendo la strada che lo porterà al cambiamento.

Lee Bermejo, straordinario artista proveniente dalla scuola Wildstorm di Jim Lee (che omaggia il volume con una sua prefazione) ci racconta la propria versione di A Christmas Carol in Batman: Noel, una graphic novel dal retrogusto fiabesco, scritta e disegnata interamente da lui (al suo esordio assoluto come autore). Di certo, la maggioranza dei lettori ha già avuto modo di apprezzare le doti di Bermejo come disegnatore (il pensiero corre rapido alle due principali opere che lo hanno visto protagoniste alle matite: Joker e Luthor), ma l’autore dimostra in quest’occasione di non deludere neppure nelle vesti di sceneggiatore; ruolo nel quale, inaspettatamente, rivela delle capacità fuori dal comune.

L’opera – che, come accennato, racchiude in se tutti gli elementi propri del racconto fiabesco – appare sin dalle prime pagine molto soddisfacente, sia dal punto di vista narrativo, che sotto il profilo grafico. L’autore riesce ad adattare lo stile surreale della favola natalizia, al tetro contesto di Gotham, mantenendosi comunque aderente alla trama, e soprattutto allo spirito del racconto originale.

Bermejo riesce a intrecciare i fatti narrati nell’opera Dickensiana con gli elementi di una classica storia di Batman, collegando le due vicende dal punto di vista narrativo, e creando una serie di similitudini, raffronti e legami tematici che svelano tutto il talento dello stesso Bermejo, anche sotto l’aspetto della sceneggiatura. Ed in effetti l’esperimento dell’autore appare perfettamente riuscito, nella misura in cui riesce a creare la sua trasposizione in chiave moderna, pur mantenendo intatti lo stile e la chiave di lettura dell’opera originale.

Bermejo si impegna nel trovare più di un punto di contatto tra il personaggio di Scrooge e quello di Bruce Wayne; e vi riesce, facendo leva sugli aspetti più oscuri del Crociato Incappucciato, come ad esempio la sua aridità sotto il profilo umano, quale immediata conseguenza di un passato violento e tormentato. L’autore ci presenta un Batman ormai privo di pietà verso il prossimo e unicamente concentrato verso il raggiungimento del suo unico scopo (la cattura di Joker). Un Batman che sembra tener presente solo l’obiettivo immediato della sua missione, dimenticando le ragioni che lo hanno condotto al suo ruolo di vigilante mascherato. Così, a ricordargli la sua missione, intervengono i “tre fantasmi” del Natale passato, presente e futuro, impersonati rispettivamente da  Catwoman (simbolo di un passato gioioso e spensierato), Superman (che mostra a Bruce le sue difficoltà nel relazionarsi con il prossimo) e dall’immancabile Joker, che accusa Batman di essere la causa delle disgrazie di Gotham. Convincente anche la conclusione, nella quale, con un colpo di scena, il lettore scopre l’identità che si cela dietro la voce narrante. Elemento fondamentale, questo, che lascia il finale aperto a svariate e suggestive interpretazioni.

Il pezzo forte dell’opera sono naturalmente i disegni di Bermejo, che, sempre a parere dello scrivente, tocca livelli mai raggiunti prima. Non si tratta solo della qualità grafica, o della cura del particolare: Lee Bermejo aveva già dimostrato di essere un disegnatore di primissimo livello. Ciò che non aveva ancora fatto vedere era la personalizzazione del proprio tratto e la modulazione dello stile in base alla sceneggiatura (compito probabilmente reso più agevole dalla circostanza che è lui stesso lo sceneggiatore della storia). E’ difficile, ad esempio, non essere colpiti da alcuni particolari, come il contrasto tra la neve soffice ed i maestosi e tetri palazzi di Gotham, sui quali la stessa si poggia; o il modo nel quale la luce si riflette sul volto dei personaggi, svelando elementi introspettivi, altrimenti difficilmente rappresentabili. Tutto questo, grazie all’utilizzo di una tecnica ormai raffinatissima, alla cura nel dettaglio grafico e all’attenzione maniacale verso il particolare. Persino la scelta delle didascalie è originale: il testo della narrazione fuoricampo non viene inserito nei soliti riquadri, ma è spesso integrato con i disegni, in una sorta di azzeccata miscela tra romanzo e fumetto. 

La storia – apprezzabile anche da un pubblico estraneo alle vicende del Cavaliere Oscuro – fonde fiaba e fumetto, sogno e cemento, in un racconto destinato ad un pubblico eterogeneo e senza età. Un racconto che di certo non tradisce, ma anzi esalta, le tematiche proposte dall’orinaria opera di Charles Dickens.

VOTO: 8 

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