Il Bilancio (passivo) di Kick-Ass 2

Si conclude (finalmente) la seconda serie di Kick-Ass. In America il sottotitolo è Balls to the Wall… in realtà terminata la lettura dell'”opera” di Millar le mie balls sono cadute a terra.

Quest’ultimo spillato di 48 pagine potrete leggerlo nel tempo record di 48 secondi (giusto il tempo di sfogliarlo e “godervi” un’interminabile sequenza di scene di violenza ripetitiva in assenza di dialoghi degni di tal nome).

Nel complesso Kick-Ass 2 manca totalmente di originalità e spina dorsale. L’intera vicenda può essere raccontata con dovizia di particolari in poche righe (occhio agli spoiler che seguiranno nel corsivo!):

Red Mist è tornato ed ora si fa chiamare Motherfucker (?!?), ha assoldato dei mercenari tra cui una enorme tizia russa di nome Madre Russia (?!?). Hit Girl è andata in pensione, Kick-Ass invece torna in azione ed entra a far parte di un gruppo di imbecilli in costume: la Justice Forever capitanata dal colonnello Stars e dal tenente Stripes. MotherFucker stupra Katie (l’amore scolastico di Dave) e trucida il colonnello Stars e svariate dozzine di persone a caso. La polizia arresta gli uomimi mascherati, allora il padre di Dave si finge Kick-Ass per evitare la galera al figlio e, dietro le sbarre, gli scagnozzi di Mother Fucker lo impiccano. Hit Girl torna in azione.

Arriviamo così a questo inconsistente numero conclusivo in cui si susseguono risse, spintoni, decapitazioni ed altre inutilità. Il finale è decisamente “aperto” e serve a preparare quello che sarà il capitolo conclusivo ovvero Kick-Ass 3.

Nota a margine: neanche sommando i pestaggi subiti da tutti i cattivi delle 9 stagioni di Walker Texas Ranger otteniamo più pugni di quelli che prende Dave in questa serie (alla faccia del realismo), ma lui rimedia solo un occhio nero ed un’unghia incarnita (forse allora ce li ha i superpoteri!).

Insomma, il primo Kick-Ass era orignale, godibile e si avvaleva di protagonisti convincenti (Hit-Girl, Big Daddy, Red Mist e lo stesso Kick-Ass), la violenza era funzionale ad una storia si esasperata ma comunque divertente. Questo sequel è monotono, senza personalità e con un palese eccesso di violenza gratuita fine a stessa. Insomma una sceneggiatura che anche un bambino di 5 anni con l’ossessione per l’ultraviolenza avrebbe potuto concepire.

Voto 4 (sono stato generoso perchè i disegni di Romita sono discreti, altrimenti voto 2!) 

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