Nowhere Men di Eric Stephenson, Nate Bellegarde

Autori: Eric Stephenson (testi), Nate Bellegarde (disegni), Jordi Bellaire (colori), Fonografiks (lettering, design)
Casa Editrice: 
Saldapress
Provenienza: 
USA (Image Comics)
Formato
: 96pag. colore. Prezzo€ 12,50

Eric Stephenson è il direttore editoriale della Image Comics, un personaggio che sovraintende la pubblicazione di serie come The Walking Dead, Saga ed il recente e straordinario East of West di Hickman, tanto per citarne alcune. Lo scorso anno Stephenson si è lanciato in prima linea scrivendo la sceneggiatura di Nowhere Men, una serie che, con soli 6 numeri all’attivo, è già un piccolo cult. Il risultato sono state 4 nomination agli Eisner Awards

Nowhere Men immagina un mondo in cui, invece dei Beatles, siano stati 4 scienziati a rivoluzionare la cultura popolare degli anni ’60. Il risultato è un progresso scientifico iper-accelerato e l’innalzamento della scienza a vera e propria materia di culto per le masse. I quattro promotori di questa rivoluzione verranno assimilati per popolarità a delle rock star perché ‘la scienza è il nuovo rock’n roll’.

Nell’immaginare i fab four protagonisti del suo Nowhere Men, Stephenson si è evidentemente ispirato a delle icone del rock: Emerson Strange visivamente è pressoché identico a John Lennon, così come Dade Ellis è un Jimi Hendix riveduto e corretto. La parabola di Thomas Walker, allontanato precocemente dal gruppo, è analoga al prematuro abbandono dei Pink Floyd da parte di Syd Barrett. Se conoscete i Pink Floyd, saprete che la band dedicò a Barrett un pezzo dal titolo Shine on You Crazy Diamond. Brano che recita:

‘Remember when you were young
You shone like the sun

Shine on you crazy diamond
Now there’s a look in your eyes
Like black holes in the sky’

E indovinate il ruolo di Thomas Walker in Nowhere Men? E’ l’astrofisico del gruppo, si occupa di wormholes e buchi neri.  

Ma i riferimenti rock di questo fumetto sono davvero tantissimi a partire dal titolo: Nowhere Man, infatti, è una canzone dei veri fab four, i Beatles, e non è – ovviamente – un caso che anche la frase di apertura del fumetto di Stephenson sia “Let me tell you how it will be…” (“lasciate che vi dica come sarà…”), la strofa iniziale di Taxman, una canzone dei Beatles, agli albori del loro periodo lisergico.

A chiudere il quartetto delle science-star che vi ho elencato è Simon Grimshaw, l’imprenditore pragmatico del gruppo. L’unico personaggio non ispirato ad una rockstar del passato, ma più vicino ad una rivisitazione di Steve Jobs.

Nel raccontare la parabola dei suoi 4 protagonisti, Stephenson incastra differenti piani temporali lasciando volutamente dei buchi narrativi volti ad incuriosire il lettore. Alcuni eventi vengono accennati e mai pienamente raccontati. E’ come se ci trovassimo di fronte una serie di flashforward, una tecnica narrativa tanto cara ad uno straordinario romanziere come Stephen King. 
Una narrazione ben studiata, dunque, e che presenta sviluppi narrativi assolutamente imprevedibili. Spesso, infatti, non avrete idea di cosa aspettarvi dalla pagina successiva fino a che non l’avrete girata, ritrovandovi – in più di un’occasione – di fronte una splash page del tutto inattesa.
Risultato: sul vostro volto si formerà un gigantesco punto interrogativo.

Avrete ormai capito che Nowhere Men è fumetto unico nel suo genere, un fumetto in cui non manca anche una componente ‘superumana’ anche se raccontata da un punto di vista del tutto nuovo: quello scientifico-imprenditoriale. Un mondo in cui lo scienziato rock-star può giocare a fare il Padre Eterno perché, per citare sempre i Beatles: ‘Nowhere Man, the world is at your command’

Il merito della riuscita di Nowhere Men va suddiviso tra i fab four (un concetto ricorrente, non trovate?) che lo hanno realizzato: Eric Stephenson (sceneggiatura), Nate Bellegarde (disegni), Jordie Bellaire (colori), senza dimenticare il lettering ed il design grafico di Fonografiks (Steven Finch), essenziale per le pubblicità e gli articoli di giornale disseminati tra le tavole di Bellegarde. Purtroppo negli States, dopo la pubblicazione del primo story-arc a fine 2013, la serie ha subito uno stop temporaneo e si attende ancora l’uscita del numero #7, ma sia Stephenson che Image hanno confermato che la serie non sarà interrotta.

Insomma Nowhere Men è un fumetto intelligente e molto ben costruito e che, finalmente, ha alla base un’idea nuova.
U
na storia unica che riesce ad ibridare scienza, superoistico e… rock’n roll!

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