Batwoman #4

Immaginate di dover vestire i panni di un giustiziere notturno. Immaginate di dover faticare per catturare una banda di rapinatori di quartiere. Immaginate di essere donna, orfana di madre, immaginate di ritenervi responsabili della morte di vostra sorella gemella e di dover sgominare un’organizzazione criminale mondiale di nome Medusa, al cui vertice c’è… beh, proprio Medusa, la creatura mitologica madre di tutti i mostri delle leggende greche. Adesso immaginate di essere un’Amazzone, figlia di Zeus e Ippolita. Secondo voi quale delle due donne ha più probabilità di cavarsela?
Esatto:
Kate Kane!

Sembra impossibile ma, leggendo Batwoman #4, è proprio questo il messaggio che traspare. Malgrado tutti i complessi d’inferiorità che Kate può provare verso la figlia di un Dio, malgrado tutti i pericoli che si troveranno ad affrontare nella caccia a Medusa, sarà la soldatessa super-addestrata ad avere la meglio e a mostrarsi più pronta di spirito nelle situazioni narrate da J.H. Williams III e W. Haden Blackman. Il brossurato di Batwoman questa volta si arricchisce di un personaggio leggendario sotto ogni aspetto: Diana di Themiscyra ovvero Wonder Woman e sarà lei a dover fare coppia con la Donna Pipistrello nel tentativo sconfiggere definitivamente Medusa, l’organizzazione a cui Kate sta dando la caccia dall’inizio del NEW52; gli autori sembrano dirci che non solo Batman e Superman possono essere i “World’s Finest”, ma che anche Batwoman e Wonder Woman possono – giustamente – definirsi le “Migliori del Mondo”.

Il volume si apre con l’invocazione di Bloody Mary da parte della Rossa Pipistrellata, mentre Diana si prodiga nell’accoppare qualche mostro dai mille tentacoli su un’isola sperduta in mezzo al mare. Dopo un rapido consulto col D.E.O. (organizzazione che al momento tiene in pugno Kate e che la obbliga a svolgere missioni per suo conto), Batwoman parte alla ricerca di Diana, la quale si mostra disponibile per il team-up. Subito però le nostre eroine dovranno fare i conti con Nyx (e qui Kate si mostra all’altezza della situazione, dovendo affrontare le tenebre sue amiche) per poi recarsi a fare una visita a Pegaso, ridotto ad uno zombie ben pestato. Interrogando il figlio di Medusa, le due donne scoprono che la Madre di tutti i Mostri si trova a Gotham. Proprio mentre la situazione si fa disperata, le “Migliori del Mondo” fanno la loro comparsa e il prossimo numero si preannuncia, come al solito, pieno di emozioni.

Chiude il brossurato una storia sul passato di Kate, che cita graficamente (e non solo) Anno Uno di Miller e Mazzucchelli. Questa l’ho trovata la ciliegina sulla torta del fumetto e la definirei tranquillamente il miglior #0 del NEW52.

Come al solito l’impronta grafica di Williams III rende la lettura di questa storia a dir poco sublime, trasportando il lettore in un autentico vortice di puro piacere fumettistico. Le tavole delle prime tre storie sono un unico flusso indistinto di narrazione ai limiti del virtuosistico, senza mai eccedere in una ricercatezza poco appropriata per un fumetto periodico: concretezza narrativa, lirismo grafico e coerenza stilistica sono i tre ingredienti principali di questo volume (forse il migliore dei quattro finora pubblicati). Come se non bastasse, lo stesso autore in grado di farci girare la testa (anche in senso letterale) con le sue tavole che si “leggono”, acquisisce uno stile semplice e puro nella storia che chiude il brossurato, facendo trasparire una bravura legata non soltanto al suo personalissimo stile di disegno.

Non chiedetemi di dare un voto a questo fumetto che ormai amo alla follia, sarei troppo di parte. Vi consiglio solo di recuperare anche i precedenti volumi e di scoprire cosa significhi essere donna e portare un mantello con le orecchie da pipistrello.

[Batwoman #4 contiene Batwoman #12, #13, #14, #0]

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