X-Men Deluxe #216

Peter David continua la sua tanto divertente quanto intricata run sulla testata X-Factor. Colpi di scena & morti (e resurrezioni) inaspettate in questo nuovo numero tutto incentrato su Madrox & soci.

Serie più volte bistrattata, per quanto se ne riconosca la genialità, sull’antologica collana X-Men Deluxe sgomita da qualche tempo la deliziosa accozzaglia di mutanti dell’agenzia investigativa X-Factor. Questa nuova incarnazione della testata che vedeva i primi pupilli di Xavier cimentarsi nelle indagini in ambito mutante, vede come improvvisato leader di una X-formazione inedita, Jamie “Uomo Multiplo” Madrox. Nelle fila militano una serie di “scarti” da testate e gruppi ormai scioltisi o virati in ben altre incarnazioni: il fortunello Logshot, mascotte di una formazione di X-men di poco successo (editoriale), Monet “M” St.Croix dalle pagine di Generation-X, il liefildiano Shattestar, la sempre più irrequieta Nuova Mutante Rahne “Wolfsbane” Sinclair, la figlia del defunto Banshee Theresa Rourke, la massiccia ex guardia del corpo Guido “Forzuto” Carosella, il fresco di riacquisizione di poteri  Julio Esteban “Rictor” Richter, Layla “so-molte-cose” Miller da House of M, nonchè un “imbucato” d’eccezione, il nano Pip di Adam Warlockiana memoria.

Il volume si apre con Bagno di Sangue, la conclusione di una storia apparentemente scollegata dalla continuity mutante che abbiamo visto un paio di numeri or sono. La squadra ha appena catturato Jason Roland detto il Boia, accusato di aver ucciso la propria moglie e rapito il figlio Terry. Si scopre che il ragazzino è stato rapito da un certo Bloodbath, demone “freelance” appassionato di cinema (che sembra quasi rendersi conto di stare in un fumetto, ma che reinterpreta in chiave cinematografica) che ha usato Roland per procurarsi anime fresche di mietitura. Lo scontro col demone altro non è una scusa per chiudere un paio di sottotrame, nonchè lanciarne un’altra manciata: l’irriverente leader del gruppo viene spedito, non proprio in modo ortodosso e/o piacevole, in un viaggio  per il multiverso ad occupare il corpo di uno dei suoi doppioni, in una realtà sempre differente ma come costante la propria morte…

Riferimenti al cosmo mutante & Marvellosità varie condiscono questa Odissea disegnata dalla nostra conterranea Emanuela Lupacchino, che sostituisce Leonard Kirk autore dello scontro con Bloodbath, infarcendo di citazioni e personaggi altrnativi (apprezzatissimi il Capitan America/Deathlock contro un Tony Stark antimutante a capo di Iron-Sentinelle in una roccambolesca versione di Civil War).

Il ritorno a casa del nostro eroe infine avviene giusto in tempo per farsi portre via la leadership da un redivivo Alex “Havok” Summers & Signora di ritorno dalle loro avventure galattiche, tanto cari al Peter David anni Novanta.

– ma anche in questo mondo i miei doppi hanno poteri?

– perchè, nel tuo no?

– il mio mondo fa schifo.

– allora perchè vuoi tornarci?

– gli altri fanno più schifo.

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