TWR la (psico)analisi di Game of Thrones 6×06: "bella zio!"

Dopo una settimana dominata da improbabili fotomontaggi di Tormund e Brienne e da fantasiose ipotesi sul doppiaggio italiano di Hold The Door—>Hodor (che poi è diventato “trova un mHODOR” e mi ha fatto molto ridere), il nuovo episodio di Game of Thrones si apre con un ritorno che vi avevo pronosticato nelle considerazioni finali della scorsa settimana.
Ma adesso bando alle ciance che si ciancia alle bande. Via con la (psico)analisi!

Mentre Steera & Am-Meera lo trascina nella neve con trenta gradi sotto zero su una carriola senza ruote inseguita dagli zombie velocissimi di World War Z, All Bran McFly, del tutto incurante dello sforzo della ragazza, continua a vagare per i flashback, che sono più interessanti. Si va da spezzoni riciclati delle precedenti stagioni come la decapitazione di Ned o la battaglia di Aspra Dimora con il Re della Notte, fino a roba decisamente più succulenta: dopo averci mostrato degli alchimisti che giocherellano con l’altofuoco, infatti, fa la sua comparsa nientepopodimenoché il re folle Aerys Targaryen che, dopo un perentorio “Burn them all”, viene ucciso dallo sterminatore di re Jaime Lannister.

A proposito della disposizione delle scene nel flashback, se ci avete fatto caso, il “bruciateli tutti” del delirante re viene mostrato in rapida successione con alcune scene in cui sono mostrati gli Estranei. Il che potrebbe non essere un caso… una credibile teoria che imperversa nell’internerd imputa la follia di Aerys al Corvo a Tre Occhi. Il sovrano, infatti, viene descritto nelle Cronache di Giorgione ‘il pacioso’ Martin come saggio e giusto finché un giorno impazzì. La teoria di cui sopra vuole che Doc Corvo, in uno dei suoi viaggi psichedelici nel tempo e nello spazio, abbia impiantato nella testa di Aerys il mantra “burn them all” (proprio come ha fatto Bran con Hodor). Il Corvo, naturalmente, avrebbe voluto riferirsi agli Estranei ma c’è stato un piccolissimo misunderstanding ed Aerys ha invece iniziato a bruciare tutti con l’altofuoco. Chissà…

Torniamo alla stringente attualità. Steera & Am-Meera ed All Bran McFly sono spacciati ma, come da pronostico, arriva in soccorso zio Benjen Stark – che non vedevamo addirittura dalla prima stagione – con delle bolas infuocate che neanche al Cirque du Soleil, il che è una metafora che serve anche per far capire che le palle di Benjen fanno scintille, manco fossimo all’osteria numero mille. 
All Bran commenta compiaciuto:

Lo zio, comunque, non è proprio in gran forma. Era infatti tipo morto quando i figli della Foresta gli hanno piantato un vetro di drago nel petto trasformandolo in un Mezzestraneo, un tizio che un po’ lo conosci ed un po’ non sai chi cazzo è.

In ogni caso, cari lettori delle Cronache di Giorgione, questa è la conferma che lo zio Benjen è Manifredde, il misterioso personaggio che, a cavallo di una gigantesca alce, aiutò Bran nel tragitto dalla Barriera a casa Corvo. In TV, invece, lo aiuterà verosimilmente a compiere il tragitto inverso.

Restiamo in clima revival e torniamo, dopo un paio di stagioni di buio, alle Torri Gemelle dove quel vecchio scorreggione di Walder Frey, lasciati i panni del professor Setrakian di The Strain, ordina a due dei suoi millemila figli di riprendere possesso di Delta della Acque che è tornata – come abbiamo appreso nello scorso episodio – nelle mani dei Tully, per la precisione dell’ex attore hard Rocco Tully noto come Il Pesce Nero.
Lord Frey si sente sicuro del fatto suo perché tiene in ostaggio quell’orfano di cervello © di Edmure Tully, il fratello di Catelyn Stark che, l’ultima volta che l’avevamo visto (cioè durante le nozze rosse), pensava a chiavare mentre Rob e tutta la sua settima generazione venivano sbudellati tra il secondo ed il dessert.

Dal Guado, spostiamoci a Collina del Corno dove va in onda l’episodio pilota di una nuova sit-com spin-off: Casa Tarly.
Samwise Samwell si attribuisce la paternità del figlio/nipote di Gilly e Craster e, anche se non gli somiglia per niente, gli credono tutti.
– ahahah timide risate del pubblico in sala –


Poi Gilly cammina goffamente con un abito da sera tipo Pretty Woman andando ad una cena di gala dove non sa come si usano le posate.
– ihihihih composti risolini delle signore spettatrici –
Alla fine papà Randyll Tarly fa un bel discorso motivazionale a Sam ispirandosi al sergente Hartman di Full Metal Jacket, una cosa tipo “soldato palla di lardo, la parte migliore dello schizzo da cui sei nato è colata fra le chiappe di tua madre e ha macchiato il materasso. T’ho fatto con lo scarto.” 
– AHAHAHAH fragorose risate davanti ai teleschermi –
Infine Sam ciula la spada in acciaio di Valyria che il padre teneva gelosamente custodita in cassaforte in sala da pranzo sul camino.
– OOOooohhh stupore tra gli astanti – 

Intanto a Braavos, Arya è costretta ad assistere ad un’altra piece teatrale dei Trettré che, stavolta, mettono in scena una rappresentazione delle Nozze Porpora con la morte di Joffrey. A fine spettacolo la piccola Stark decide di risparmiare la vita dell’attrice che avrebbe dovuto uccidere, cannando per la seconda vlta l’incarico assegnatole da Jaqen H’gar che, siccome è il boss di una confraternita di assassini, ordina di uccidere Arya a quella tizia piena di livore evidentemente affetta da sindrome aviopenica.

Lasciamo Arya bersaglio mobile per approdare ad Approdo del Re dove va in scena l’ultimo atto di Monarchia V Chiesa: Dawn of Fregacazzi. Margaery l’arrapantissima sta per fare il cammino dello sputtanamento e lo spettatore è già lì barzotto davanti al teleschermo… E INVECE NO a stroncare la libido arriva l’esercito dei Tyrrell al gran completo con in testa Jaime Lannister che, come quei burini che impennano con lo scooter davanti ai locali, sale le scale a cavallo.

Peccato che la sboronata di Jaime sia il preludio all’ennesimo epic fail della famiglia Lannister. L’Alto Passero, infatti, ha fatto una specialissima Mossa Kansas City Cardinal Bertone Edition™ ed ha convinto Margaery a topatrappolare quell’orfano di cervello © (aridaje) del marito Tommenchia mandandogli per l’ennesima volta il sistema nervoso in crash.

 

Così Tommenchia, non solo ha fatto pace con il credo militante stabilendo l’ora di religione obbligatoria in tutte le scuole, ma ha anche regalato un attico nel tempio di Baelor all’Alto Passero.
Ora il credo militante e la corona vanno a braccetto, almeno finché l’Alto Passero non deciderà di istituire lo Stato Pontificio.

Piccolo spazio curiosità: avete presente Septa Unella, la similsuora che ripeteva la parola “Shame” durante il cammino dello sputtanamento di Cersei e che vessa i prigionieri del credo come neanche il secondino di un carcere di massima sicurezza in un film americano? Beh, l’attriche che la interpreta è questa qui:

É Hannah Waddingham, supermilf 42 enne (gli anni, onestamente, non se li porta proprio bene ma comunque ha un suo bel perché…).

A fine episodio si torna da Daenerys Santanché LaQualunque che è sulla strada statale che porta da Vaes Dothrak a Meereen. Come dice il mio amico Mimmo, lungo il tragitto si è ricordata di aver parcheggiato il drago in un garage per sosta lunga dietro la montanga, così lo va a riprendere e riparte con uno dei suoi soliti comizi motivazionali: “Sono Daenerys Santanché LaQualunque, nata dalla minestra, madre dei draghi in cantina, liberatrice di schiavi che mi odiano. Ho bruciato i vostri Khal con 4 posaceneri e per questo adesso voi mi seguirete in un altro continente dove farete la guerra per farmi sedere sul Trono di Spade. Sì, lo so: servono mille navi per attraversare il Mare Stretto ma non vi preoccupate, due puntate fa i Greyjoy hanno detto che stanno venendo qui. In cambio di un vigoroso coito mi farò dare un passaggio.”
Che sublime oratrice…

 

E ora spazio alle solite considerazioni finali in libertà.
Mi sembra sempre più ovvio che la stagione si chiuderà con Danerys che salpa per il continente occidentale sull’arca di Noé insieme a Tyrion, Varys, Daarioone ed i secondi figli, Verme Grigio e gli Immacolati, i dothraki, i Greyjoy, i draghi ed i due liocorni.
Detto questo, l’aspetto più importante dell’episodio oltre al coreografico ritorno dello zio Benjen, a mio avviso, è un altro. Gli showrunner Weiss e Benioff hanno deciso di “recuperare” dalle Cronache di Giorgione una parte della storia che sembrava volessero saltare a piè pari: l’assedio di Frey e Lannister a Delta delle Acque (che nei libri è a dir poco estenuante). Tuttavia questo ritorno in scena dei Frey, il fatto che sia stata nominata la Confraternita senza vessilli ed alcuni indizi del promo del prossimo episodio come il piede di qualcuno che cammina sbilenco mentre in sottofondo Davos dice “the deads are coming” (ok, riferito agli Estreani però…)

…mi fa pensare che potrebbe fare la sua comparsa nientepopodimenoché Lady Stoneheart. Se non sapete di cosa io stia parlando perché non avete letto le Cronache, vi invito a NON GOOGLARE QUESTO NOME, vi fareste un giga spoiler. In ogni caso nel prossimo episodio torneremo ad avventurarci nel profondo nord dove viene preparato il campo per la guerra dei Bastardi.

Io vi saluto e vi ricordo che se volete evitare di finire a cena a casa Tarly con quel simpaticone di lord Randyll, non vi resta che piazzare un bel like alla pagina Facebook più conviviale dell’internerd. La mia:

Si ringrazia la pagina Facebook Game of Thrones ITALIA

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