Il Zappa sui Piedi: Star Wars Battlefront

Amici dal turpiloquio facile e lanciatori di joypad contro il muro, bentornati a Il Zappa sui Piedi, spazio delle recensioni videoludiche “crude” del Bar del Fumetto. Oggi si parla di Star Wars: Battlefront, sparatutto multiplayer svilpuppato da DICE.

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… facevano videogiochi con le palle! 
Prima di proseguire, vi faccio una domanda: a che generazione appartenete? 
Se siete giovani liceali arrapati che vanno in botta non appena seccano un videogiocatore dall’altra parte del mondo godendo come conigli in calore, allora Battlefront è il gioco che fa per voi. Sì, perché il nuovo sparatutto ambientato nell’universo di Star Wars, è SOLO Multiplayer, non esiste una modalità a giocatore singolo. Impossibile? E invece…
Ora, questa cosa potrà fregare poco alle nuove generazioni che vivono di soddisfazione nel prendere per il culo il coetaneo seduto davanti alla tv a 2000 km di distanza ogni qualvolta lo seccano con un blaster, ma dato che una gran bella fetta di videogiocatori aveva 16 anni quando uscì la Playstation 1 e che tutt’ora, alla soglia dei 40 anni, continua imperterrita a giocare fino alle 3 di notte mentre la moglie sta a letto cercando nuovi partner sessuali su Tinder (e stiamo parlando di una fetta importante, con stipendio e soldi da spendere, che si può permettere di comprare due/tre giochi al mese, mica cazzi), beh questa cosa del single player diventa fottutamente importante! 
Perciò se appartenete alla prima categoria e se amate Star Wars, chiudete il PC ed andate a chiedere i soldi a papà per comprare immediatamente Battlefront. Ma, se invece fate parte della seconda categoria, continuate a leggere prima di buttare nel cesso i soldi che potreste utilizzare in maniera più produttiva investendoli in birre e Donuts alla Homer Simpson.

I PROTAGONISTI

In Battlefront è possibile utilizzare i protagonisti più iconici della saga cinematografica (Luke, Han, Darth Vader e compagnia bella…) ma scordatevi di farlo quando volete: potrete impersonarli solo in alcune modalità ed esclusivamente trovando determinati “bonus” in giro. Nelle mappe multiplayer, infatti, potrete reperire dei gettoni bonus che vi permetteranno di scegliere tra uno dei tre eroi “buoni” o “cattivi” a seconda se stiate impersonando la Ribellione o l’Impero. Fatto ciò, potrete scegliere il personaggio ed entrare nel terreno di scontro falciando nemici virtuali a destra ed a manca attraverso BEN TRE TIPOLOGIE di colpi, una diversa dall’altra. Ad esempio Darth Vader potrà o lanciare la spada laser, o fare un colpo di spada potente(!), oppure strozzare un avversario. Tutto qui? No, potrà anche deviare i colpi con la spada laser per alcuni secondi. Praticamente è come trovare la stellina in Mario Bros che dura finchè non scade il tempo (nello specifico impersonare l’eroe dura finchè non finisce l’energia, dopo di che tornerete lo sfigato Stoormtrooper di prima). In buona sostanza i veri protagonisti del gioco sono rappresentati dalla classe operaia di Star Wars, la FIOM delle Galassie, il Quarto Stato della Lucasfilm: gli Stoormtroopers ed i soldati ribelli. 

Il vostro personaggio, crescendo di livello a seconda della vostra bravura nelle battaglie, potrà essere personalizzato attraverso l’acquisto di nuove armi, nuove divise (che non aggiungeranno nulla alla vostra resistenza in battaglia, è bene specificarlo) e nuovi boost che potrete usare per annichilire il bambino brufoloso giapponese che sta giocando dall’altra parte del mondo. Stop.

LE MODALITA’

Le modalità previste sono quasi una decina e passano dal banalissimo “fottibandiera”, al death match, passando per la difesa della propria postazione. Ci son altre modalità che, effettivamente, meritano di essere provate e che sono, nello specifico, due: la prima riguarda la riproduzione delle più grandi battaglie della Trilogia (Hoth ed Endor, per citarne alcune), impersonando o i soldati ribelli che devono riuscire a distruggere i “Camminatori”, o gli Imperiali che devono invece difenderli. La cosa bella di questa modalità è che – oltre a poter trovare i bonus di cui parlavo più su e che vi cnsentiranno di diventare uno degli “eroi” sul campo di battaglia – potrete trovarne altri che vi consentiranno di pilotare un Tie Fighter o un X-Wing, o vi porteranno, per un breve periodo, all’interno del camminatore gigante con un arsenale da far invidia all’Isis, ed infine altri che vi daranno la possibilità di entrare dentro un AT-AT bipede e prendere a calci in culo i ribelli. 
A questo proposito, va detto che le location sono effettivamente impressionanti: interpretare un soldato semplice durante la battaglia di Hoth con lande ghiacciate desolate camminando tra le gambe di un Camminatore o guardare la battaglia dall’alto di un X-Wing è effettivamente epico; il problema è che finisce tutto lì. Nel senso che pur incontrando costantemente nuovi giocatori ogni qualvolta vi collegherete, dopo aver usato il Camminatore 4 o 5 volte oppure dopo essere entrati un paio di volte dentro un caccia Tie, la sensazione di noia prenderà il sopravvento proprio perchè il gioco e le sue modalità sono fini a se stesse: vincere contro la squadra altrui. Stop. Non c’è una storia, un filo conduttore, delle scene di intermezzo, una trama da seguire. Niente di tutto questo. E’ come quando mettevamo un gettone nel flipper e cominciavamo a giocare: divertente, ma dopo tre o quattro partite… sticazzi. 
La seconda modalità degna di nota riguarda le battaglie aeree e si sviluppa sempre sulla falsariga delle precedenti: stavolta non sarete uno sfigato Stormtrooper o Soldato Ribelle a piedi, ma sarete uno sfigato Stormtrooper o Soldato Ribelle dentro una veicolo aereo. Si potrà scegliere tra Tie Fighter e Tie Interceptor oppure X-Wing ed A-Wing. Obiettivo? Il solito. Una bella battaglia interplanetaria 20 contro 20 a distruggere la maggior parte dei nemici o, occasionalmente, alcuni trasporti nemici che cercano di fuggire. Anche qui potrete trovare alcuni bonus che vi consentiranno, ad esempio, di teletrasportarvi dentro il Millennium Falcon guidandolo contro gli imperiali, oppure di pilotare l’astronave di Boba Fett disintegrando caccia ribelli. 
Anche qui si passa dal “Che figata la battaglia nello spazio!” a “Beh, divertente la battaglia nello spazio.” a “E che palle, ma è sempre la stessa cosa!”. 
Un’altra modalità è Heroes VS Villains che prevede un tre contro tre e si divide in round dove impersonerete, a rotazione, gli eroi buoni contro gli eroi cattivi (o a volte i soldati di supporto): vince il round la prima squadra che elimina i tre eroi avversari e la partita viene vinta al meglio dei 6 round. Anche qui: dopo 2-3 partite vorrete mettere il pad nel frullatore.

MODALITA’ SINGLE PLAYER

Fregati. Vi ho detto che non c’è! In compenso, però, c’è una “modalità addestramento” che risulta piacevole e conivolgente quanto tre ore passate a guardare la vernice che si asciuga dopo aver tinteggiato i muri di casa. Si tratta di brevi missioni singole che vi permettono di prendere dimestichezza con alcuni comandi di gioco ma, appunto, di un piattume sbalorditivo. C’è poi una modalità “Sopravvivenza” con la quali vi potrete allenare a resistere ad orde di nemici (wow) e qualche altra dove interpreterete uno degli eroi in una brevissima quanto banalissima missione. Tutto qui? Sì, tutto qui.

CI SARA’ UNA CAZZO DI COSA POSITIVA IN QUESTO GIOCO?

Indubbiamente di cose positive ce ne sono: le musiche sono favolose e ti immergono completamente all’interno del gioco e dell‘atmosfersa Star Wars; alcune le location sono mozzafiato (vedi Endor e le sue foreste con il rumore delle Speedbike che ti sfrecciano accanto); la goduria di pilotare un X-Wing o un Tie Fighter con una console Next-Gen ed una grafica da paura è altissima, ma purtroppo finisce tutto qui. Niente di più, poca sostanza e niente che possa tenerti incollato per ore alla poltrona facendoti magari sobbalzare per qualche colpo di scena o qualche intermezzo o che ti faccia sentire veramente coinvolto. E’ esattamente come andare in sala giochi e mettere una monetina in Space Invaders: non è che puoi aspettarti chissà quale trama anche perchè di trama non ce n’è proprio l’ombra! A tutto questo va aggiunto che, ovviamente, altre location multiplayer fighe dove poter giocare saranno rilasciate pian piano con vari DLC per spillare qualche altro soldo al povero videogiocatore (anzi: ai genitori del pischello videogiocatore).

CONCLUSIONE

Insomma ok creare un gioco per sfruttare il franchise e cavalcare l’onda facendolo uscire qualche mese prima dell’attesissima release de Il Risveglio della Forza, ma l’impoistazione esclusivamente mutliplayer e la ripetitività delle situazioni nel limitano parecchio a godibilità. 
Non riesco a spiegarmi perchè non sia stata creata una bella saga in single player impostando il multiplayer come una perfetta appendice del gioco. Se tutto questo bendiddio di gioco fosse stata semplicemente una modalità alternativa ad una campagna in single player, il mio giudizio sarebbe stato ben diverso. Inoltre, considerando che la DICE è la software house di giochi del calibro di Battlefield Bad Company, era assolutamente lecito attendersi un impegno verso il single player così come hanno sempre fatto per altri franchise (come Battelfield, appunto), sicuramente meno importanti di Star Wars. 
Eppure è andata così, anche stavolta come, già successo poche settimane fa con Fallout 4 ho buttato i soldi nel cesso, solo che mentre il  Beteshda sono riuscito a rivenderla il giorno dopo perdendo solo €10 tra acquisto e vendita, Battlefront si trova già su Subito.it a 40 euro con una svalutazione mostruosa dopo solo qualche settimana dall’ uscita!, Evidentemente non sono stato l’unico ad esserci rimasto di merda…

Per concludere, oltre a lasciarmi andare ad un turpiloquio spinto dopo questa seconda recensione che dimostra come il denaro nelle mie mani trovi le vie più sciagurate per autospendersi, se amate Star Wars e volete davvero sentirvi un cavaliere Jedi con i controcazzi ma seguendo una trama hollywoodiana e piena di colpi di scena, non posso che consigliarvi i vari: Knight of the Old Republic I e II e Dark Forces I e II e, perché no, anche The Force Unleashed I e II, in confronto a BATTLEFRONT offrono di cerotr maggior coinvolgimento e godibilità. Se invece volete sentirvi dei veri piloti di caccia stellari (che siano caccia ribelli o Tie fighter), immersi in una trama nella quale sentirete di essere DAVVERO l’ago della bilancia nella battaglia tra Ribellione ed Impero, non posso che consigliarvi delle vere e proprie LEGGENDE di questa categoria di giochi: X-Wing ed X-Wing vs Tie Fighter, entrambi disponibili su STEAM (dunque giocabili solo su PC).

Ah, giusto per dire: quasi sicuramente tutti i giochi appena menzionati (e dunque ore ed ore di godimento assoluto) potrete ottenerli pagando la stessa cifra con la quale si compra Battlefront nuovo per PS4.
Mica male, eh?

Alla prossima! (sperando di spendere soldi in maniera intelligente stavolta…)

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