10 fatti che magari ignorate su Hellboy

Ok, in questo momento mi sento come quello che doveva scrivere 10 fatti a proposito di Dio. Perché per me, che amo il fumetto, Lovecraft, le leggende, il folklore e le favole, Mignola è Dio. Quindi direi che a testina bassa e con il massimo rispetto, prendendo spunto da questo video articolo di Comics Alliance, mi avvio a raccontarvi 10 fatti a proposito di Hellboy che magari non sapete.

Mignola è particolarmente noto per il suo stile altamente distintivo, come una volta ebbe a dire Alan Moore: “l’espressionismo tedesco che incontra Jack Kirby“, in una introduzione a una raccolta di Hellboy. Creato appunto da Mike Mignola, fa la sua prima apparizione al San Diego Comic-Con 2 nel 1993, in un minicomics di presentazione di 4 pagine, con storia e disegni di Mignola, ma con lo script ed il supporto di John Byrne.

ma:

1) La prima apparizione è in realtà da datarsi 1991. Un’illustrazione in cui viene rappresentato il “prototipo” di Hellboy viene presentata al Great Salt Lake Comicon. Nell’immagine, la creatura diabolica presenta un balloon che riporta proprio la scritta Hell Boy, appunto.

2) Sempre nel 1993 un’altra delle prime apparizioni è sulla copertina del volumetto Dime Press 4 Magazzino Bonelliano, in cui (anche se all’interno chiaramente non ci sono storie dell’indagatore dell’occulto) Nathan Never si trova a fronteggiare il ragazzo dell’inferno in una delle sue prime incarnazioni, anche se in realtà molto vicina a quella finale.

3) Quando Mignola comincia a pensare alla propria serie di comics, elabora una prima versione che riguarda un team di investigatori del paranormale (in basso a sinistra già è riconoscibile Abe Sapien).

4) La storia di Batman “Sanctum” è da molti considerata il precursore più notevole per il lavoro di Mignola su Hellboy, questo one-off co-scritto e disegnato da Mignola e co-scritto e sceneggiato da Dan Raspler, vede Batman faccia a faccia con un cattivo ragazzo e con l’esperienza di visioni demoniache … o sono più che semplici visioni?

5) Pare che Hellboy (come lo stesso Mignola ha detto) sia basato su suo padre.

6) Nella prima storia “Seed of Destruction” Hellboy riceveva la pistola del personaggio “Torcia della Libertà”, un personaggio creato da Byrne, che aveva aiutato Mignola nelle prima miniserie di presentazione di Hellboy.

7) Molti dei personaggi che popolano il mondo di Hellboy sono mutuati da storie folcloristiche, leggende e favole popolari.

8) Il vero nome di Hellboy è Anung Un Rama che, anche se in realtà non vuol dire niente, nel mondo di Hellboy significa: “quello che indossa la corona bruciante”.

9) il padre dei Hellboy è Azzael, uno dei Duchi dell’Inferno. Azzael concupisce la strega inglese Sarah Hughes e le concede i suoi poteri nel 1574. Nel 1617, Sarah Hughes rinuncia ai peccati della sua giovinezza sul suo letto di morte. Il suo corpo è incatenato nella sua bara in una chiesa di Bromwich e vegliata dai suoi figli. Se la tengono per tre notti, la pretesa di Azzael su di lei sarà infranta. Quando Azzael arriva la prima notte, incenerisce i suoi figli e prende la sua sposa, dicendole che sta portando suo figlio: “Un figlio, il mio figlio prediletto”. Sarah Hughes muore dando alla luce il bambino che sarà poi chiamato Hellboy. Poco dopo la sua nascita, Azzael taglia la sua mano destra e innesta la mano destra del destino al suo posto. Quando la nobiltà dell’Inferno apprende quello che ha fatto, manda gli angeli di distruzione al suo palazzo. Ma arrivano troppo tardi. Il figlio neonato di Azzael è già stato mandato via, e così Azzael viene spogliato del suo titolo e congelato nel ghiaccio.

10) Diversi sono i featuring e le comparsate di Hellboy in altri contesti a fumetti. Fra gli altri segnalo: Next Men (di John Byrne), Madman, Babe, Ghost/Hellboy, Savage Dragon, Painkiller Jane/Hellboy, Batman/Hellboy/Starman.

E quindi ora, soprattutto per quelli che chissà dove erano fino ad oggi e non hanno mai letto (non ce la faccio neanche a dirlo…) Hellboy, non resta che scoprire questo scuro mondo fatto di demoni, streghe, folletti, non morti.

Alla prossima.

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