AVJP #6: il cavaliere oscuro

The Shadow è un personaggio atipico, per come fino ad adesso abbiamo trattato i “grandi Vecchi” del fumetto. Mentre gli altri nascevano direttamente per il fumetto o venivano mutuati dalla letteratura, quest’ultimo ha una genesi decisamente particolare.
Parliamo comunque di un altro di quei personaggi che ha segnato profondamente il mondo del comics come oggi lo conosciamo, creando anch’esso (come già era capitato agli altri trattati in questa rubrica nei numeri precedenti) un archetipo imprescindibile.

Senza The Shadow non esisterebbe il Cavaliere Oscuro, per dirne una.

The Shadow nasce come voce introduttiva radiofonica (si, ok ci era passato anche Buck Rogers dalla radio, ma dopo i libri, e comunque qui parliamo di una voce narrante appunto, non di un protagonista)  ad una serie di racconti del mistero intitolata Detectives Stories del 1930, era una voce che aveva il compito di presentare le diverse storie, e che concludeva il programma con l’enigmatica frase “The Shadow knows!” (“l’Ombra sa!”). Il personaggio e l’alone di mistero che si portava dietro riscossero un successo tale presso il pubblico che gli editori Street & Smith (gli stessi che pubblicavano Astounding dedicata alla fantascienza) decisero di dar vita ad una rivista dedicata alle crime storys mutuando il titolo direttamente dal programma: Detectives Stories, appunto.

La popolarità del personaggio era tale che gli stessi editori commissionarono ben presto allo scrittore Walter B. Gibson una serie di romanzi. Gibson, con lo pseudonimo di Maxwell Grant, scrisse ben 282 storie su The Shadow, delle oltre 300 che furono pubblicate (nel 1980 firmò l’ultima, con il suo vero nome).

L’ombra è Kent Allars, famoso aviatore della prima guerra mondiale che disgustato dal crimine lascia l’america per l’estremo oriente. Lì impara le arti marziali e arti ipnotiche che gli permettono si “annebbiare la mente umana” e quindi di risultare invisibile agli occhi del nemico, e anche di far confessare i criminali. Ah e ovviamente l’ombra è anche un abile pistolero. Tornato in patria dopo aver falsificato al sua morte, il nostro prenderà l’identità del miliardario Lamont Cranston quando lo stesso Cranston si reca fuori dal paese per affari. In seguito i due prenderanno accordi e a volte sarà lo stesso Cranston a fingere di essere l’ombra. Sfuggevole e macchiavellico, l’ombra avrà nel corso degli anni innumerevoli alias. L’ombra indossa un particolare protocostume. Impermeabile nero, fedora, e sciarpa che copre meta della faccia, lasciando scoperto l’iconico naso aquilino

E così abbiamo il passaggio dalla radio al romanzo pulp. Ma come avviene l’ulteriore (e per noi interessante) passaggio dal romanzo pulp al fumetto?

La prima apparizione a fumetti dell’Ombra è del 17 Giugno del 1940 sotto forma di strip giornaliera per newspaper sotto l’egida del Ledger Syndicate. Le storie erano scritte da Walter B. Gibson, con le trame adattate dai romanzi pulp di The Shadow e disegnate da Vernon Greene.

La striscia fu poi chiusa nel 1942 a causa dello spazio richiesto dalle notizie di guerra sui due fronti americani. Fu poi nel 1988 e nel 1999 che due case editrici differenti raccolsero e pubblicarono le srtip in un unico volume. Per promuoverli entrambi ed attirare anche un’audience giovane vers il personaggio, la Street & Smith allegò ad ognuno dei due volumi una storia introduttiva di The Shadow, sulla falsa riga di quelle fatte apposta per le strip giornaliere.

Evoluzioni editoriali e curiosità

Ora, sono ad un bivio: o vi faccio tutta la cronistoria delle uscite di The Shadow a fumetti, cosa che credo sia tediosa per chiunque (che poi basta fare una ricerca su google e ve le vedete tutte), oppure raccogliere a capriccio i momenti più interessanti, sperando poi che la cosa vi susciti curiosità tale da approfondire voi stessi.
Provo a incuriosirvi.

Durante il revival dei supereroi del 1960, Archie Comics ha pubblicato una prima serie di otto numeri di The Shadow (agosto 1964 – settembre 1965), per la Mighty Comics. Nel primo numero, L’ombra è liberamente ispirato alla versione radiofonica, ma con i capelli biondi. Nel numero 2 (settembre 1964), il personaggio fu trasformato in un effeminato e muscoloso con costume verde e blu dallo scrittore Robert Bernstein e dall’artista John Rosenberger. Altre uscite di questa miniserie sono parto di Jerry Siegel (co-ideatore di Superman).

L’ombra appare anche in Batman # 253 (novembre 1973), in cui Batman fa squadra con un Ombra invecchiata ed indica il famoso combattente del crimine come la sua “più grande ispirazione”

In Batman #259 (dicembre 1974), Batman incontra nuovamente The Shadow, e veniamo a sapere che quest’ultimo ha salvato la vita di Bruce Wayne quando il futuro Batman era un ragazzo.

Nel 1986, un’altra incarnazione DC fu creata da Howard Chaykin. Questa mini-serie di quattro episodi, raccolti anche come graphic novel one-shot (Shadow: Blood and Judgement), spostò The Shadow in una moderna New York. Inizialmente riscosse successo, ma piano piano divenne impopolare con in fan della prima ora tradizionali perché raffigurava The Shadow con fucili mitragliatori Uzi e lanciarazzi, così come le storie erano condite con un mix di humor nero e violenza estrema.

Dal 1989 al 1992, la DC ha pubblicato una nuova serie di The Shadow, The Shadow Strikes, scritto da Gerard Jones e Eduardo Barreto. Questa serie è stata contestualizzata nel 1930 ed è tornata alle sue origini pulp. Durante questa run, fa team-op con the shadow un altro grande eroe della letteratura pulp del tempo: Doc Savage.

L’Ombra ha fatto un’apparizione (cameo non accreditato) nel numero 2 del 1996 della miniserie Kingdom Come. Egli appare nella scena del locale notturno in piedi sullo sfondo accanto a The Question e Rorschach.

Nell’agosto 2011 Dynamite riscatta The Shadow da Conde Nast . La prima serie è stata scritta da Garth Ennis e illustrata da Aaron Campbell e ha debuttato il 19 Aprile 2012. Questa serie si è protratta per 25 numeri, terminando nel maggio 2014.

Dynamite poi seguito con il rilascio di otto miniserie.

Influenza 

Quando Bob Kane e Bill Finger concepirono il primo “Batman,” Finger suggerì come modello dei romanzi pulp The Shadow. Finger poi ha pubblicamente riconosciuto che “la mia prima sceneggiatura di Batman è stato un adattamento di una storia di The Shadow” e che “Batman è stato scritto in quello stile pulp.”  Questa influenza è ancora più evidente con Batman se si considera il poco rimorso nell’uccidere o mutilare i criminali e non essere al di sopra delle armi da fuoco.  

La voce radiofonica, con la sua risata satanica ed il suo “Solo l’ombra sa” fu interpretata, fra gli altri, anche da Orson Welles.

Alan Moore ha accreditato The Shadow come una delle influenze principali per la creazione di V, il protagonista nella sua miniserie V for Vendetta.

Nel gruppo di eroi pulp guidati da Axel Brass, uno dei personaggi comprimari della serie a fumetti Planetary, creata da Warren Ellis e John Cassady e pubblicato dalla casa editrice Wildstorm, compare anche una versione aggiornata di The Shadow.

Il personaggio è rievocato in alcuni film che si occupano del periodo, tra cui Radio Days.

Il regista Sam Raimi, appassionato da lungo tempo dei fumetti, tentò di adattare The Shadow in un film, ma non riuscì ad assicurarsi i diritti. Così creò un proprio supereroe, Darkman (1990).

 

link

Ben otto ore del programma radiofonico originale:

“the Shadow strikes”, del 1937:

 “International Crime” del 1938:

 “the Shadow” la serie del 1940:

 “The Shadow returns” del 1946:

“Invisible Avenger” del 1958:

 La scena di apertura del film del 1994 con Alec Baldwin, “The Shadow”:

Condividi