TWR Game of Thrones la teoria di Azor Ahai

ATTENZIONE: seguono colossali spoiler per chi non avesse visto il finale di stagione di Game of Thrones 5 ed una serie di ipotesi/speculazioni basate sui libri di Giorgione Il Pacioso Martin. 

La quinta stagione di Game of Thrones ci ha lasciato con un cliffhanger colossale: la morte di Jon Snow. IL colpo di scena  verificatosi nel quinto volume delle Cronache di Giorgione: A Dance With Dragons.

In rete circolano molte ipotesi su quale sarà il futuro di Jon, personaggio narrativamente troppo importante – e con parecchie questioni in sospeso (in primis quella sui suoi genitori) – per farlo fuori così su due piedi. Ma Giorgione ancora non ha pubblicato i libri, quindi noi lettori abbiamo finito di fare i saccenti di fronte alla categoria – finora disagiata – dei telespettatori non lettori.
A Giorgione, dal canto suo, frega cazzi e, invece di pubblicare l’attesissimo The Winds of Winter, continua a spassarsela a cena fuori presenziando alle fiere più disparate: è stato avvistato anche al Comicon di Paperopoli. 

Nei suoi libri, però, ci sono parecchi indizi su quello che ci aspetta. Prima di ipotizzarne il futuro, partiamo dalle origini dell’ei fu comandante dei Guardiani della Notte: chi è la madre di Jon Snow?

La madre di Jon Snow è, verosimilmente, Lyanna Stark, sorella di Ned. Va da se che il padre non è Ned (mica a tutti piace l’incesto come ai Lannister o ai Targaryen) come ci è stato fatto credere ma Rhaegar Targaryen. Questa teoria è nota in rete come R+L=J.

Vi spiego perché questa ipotesi è più che plausibile agli occhi di un attento lettore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco:
La ribellione di Robert ebbe inizio proprio a seguito del “rapimento” della sua promessa sposa Lyanna ad opera di Rhaegar Targaryen. Tuttavia, da quello che trapela dalle pagine dei libri – in particolare dai racconti di Sir Barristan a Daenerys in A Dance With Dragons – non fu un rapimento ma una fuga d’amore, per dirla alla siciliana: una fuitina fu.
Un anno prima che i due scappassero insieme, Rhaegar vinse il torneo di Harrenhal ed incoronò come regina d’amore e bellezza, posandole in grembo un mazzo di rose blu, non la moglie Elia Martell (sorella di Oberyn) ma proprio Lyanna Stark. 
La fuga dei due, come dicevo più su, sarà la scintilla che farà scoppiare la guerra, Rhaegar lascerà Lyanna alla Torre della Gioia ed andrà in guerra per poi morire, ucciso da Robert, nella battaglia del Tridente.
Ned ritroverà la sorella, morente, alla Torre della Gioia dopo aver sconfitto tre cavalieri della Guardia Reale, di cui uno era Sir Arthur Dayne, la spada dell’alba, il migliore amico di Rhaegar. Lyanna è in fin di vita in una stanza che “puzza di sangue  (un parto?) e rose (un richiamo alle rose blu del torneo)”.
Ned in più di un’occasione ricorda di aver fatto una promessa alla sorella in punto di morte (“Prometti, Ned”). La promessa di Ned potrebbe essere stata quella di tenere al sicuro Jon. Rivelare che Jon aveva sangue Targaryen lo avrebbe messo in pericolo di vita, per questo inventò una menzogna spacciandolo per il suo figlio bastardo.

Tra poco vi dirò perché è così importante che Jon sia un Targaryen e passiamo ad Azor Ahai, il campione della Luce.
Perché, per come la vedo io, Jon è morto e non verrà salvato in extremis, ma Giorgione ci ha trollati e la morte di Jon sarà – probabilmente – funzionale alla sua evoluzione, un clamoroso power-up (altro che super-saiyan) che lo porterà a diventare, appunto, il campione della Luce.


Azor Ahai è il campione dei dio rosso R’hllor, divinità adorata da due personaggi presenti nel serial: Melisandre e Thoros di Myr.

Viene menzionato per la prima volta nel capitolo 10 di Clash of Kings (in Ita Il Regno dei Lupi ed. Mondadori). Melisandre fa bruciare le statue dei Sette Dei alla Roccia del Drago e, dal terreno, estrae una spada fiammegiante (che poi si carbonizzerà) consegnandola a Stannis. Lei crede che Stannis sia la reincarnazione di Azor Ahai, il guerriero della Luce. Il season finale della stagione 5 l’ha clamorosamente smentita. Nello stesso capitolo de Il Regno dei Lupi (pag. 159-160) Salladhor Saan, il pirata contrabbandiere assoldato da Stannis, racconta a Davos il mito di Azor Ahai e della forgiatura della sua spada Lightbringer, la Portatrice di Luce:

“Era un’epoca in cui il mondo era avvolto da profonde tenebre. Per opporsi all’oscurità un eroe deve avere una spada degna di un eroe, oh si, una spada come non ne è mai esistita una uguale. E così per trenta giorni e trenta notti, Azor Ahai si sfinì nella forgia del suo tempio, creando dai fuochi sacri una lama prodigiosa (…) eppure quando Azor Ahai immerse l’acciaio nell’acqua per temprarlo, questi si spezzo in mille frammenti. (…)
La seconda volta gli ci vollero cinquanta giorni e cinquanta notti, e la nuova spada sembrava addirittura più prodigiosa dell’altra. Azor Ahai catturò un leone: intendeva temprare la lama immergendola nel cuore della fiera, ma ancora una volta l’acciaio andò in mille pezzi. Grande fu il disappunto e altrettanto grande fu il suo dolore, perché ora Azor Ahai aveva capito cosa andava fatto.
Per cento giorni e cento notti rimase curvo sulla terza lama e quando i fuochi sacri l’ebbero portata al color bianco, Azor Ahai chiamò sua moglie ‘Nissa Nissa’ le ordinò, perché quello era il suo nome. ‘Scopriti il seno e sappi che ti amo più di qualsisasi altra creatura a questo mondo.’ E lei obbedì. Perché lo fece non saprei dire, e Azor Ahai affondò la spada incandescente nel suo cuore pulsante. (…) Il sangue di Nissa Nissa, e la sua anima e la sua forza e il suo coraggio, tutto questo penetrò nell’acciaio. Tale è la storia di come venne forgiata la portatrice di luce, la Spada rossa degli eroi.”  

Anche Beric Dondarrion, il lord della folgore riportato più volte in vita dal prete rosso Thoros di Myr, brandisce una spada fiammeggiante, ma non si tratta della Lightbringer, quelle di Beric sono spade farlocche (le fiamme le hanno create con un po’ di diesel) come quelle che usava anche Thoros nei tornei di Approdo del Re. Insomma, in una parola: coreografia.


E adesso andiamo al nocciolo della questione:
Perché Jon Snow è l’indiziato numero 1 per diventare Azor Ahai?

Gli indizi sono parecchi. 

1 – Innanzitutto quando Melisandre cerca di vedere nelle fiamme l’eroe, tutto quello che vede è “snow”, neve, ma potrebbe anche essere un gioco di parole con il cognome di Jon. 

2- Nel capitolo 23 di A Dance With Dragons, Sir Barristan racconta a Daenerys che il suo bisnonno re Jaehaerys II Targaryen ordinò il matrimonio dei suoi genitori Aerys e Rhaella (due fratelli) perchè una strega (il Fantasma di Cuore Alto, incontrato anche da Arya assieme alla fratellanza senza vessilli) profetizzò che da quella discendenza sarebbe nato Il Principe che Fu Promesso, un altro nome che viene dato alla reincarnazione di Azor Ahai. Dunque, se è vero che R+L=J, Jon discende da Aerys e Rhaella che sarebbero i suoi nonni.

3- Nel capitolo 58 di A Dance With Dragons Jon sogna di combattere gli Estranei con una spada fiammeggiante dalla sommità della Barriera: “Jon indossava un’armatura di ghiaccio nero, ma la lama che aveva in pugno era rosso fiamma. Quando i non-morti raggiungevano la cima della Barriera lui li scaraventava di nuovo giù a morire una seconda volta.” (La Danza dei Draghi ed. Mondadori pag. 180).

4- Nel capitolo 49 di A Dance With Dragons Melisande profetizza a Jon che Azor Ahai rinascerà dal fuoco e dal sale sotto una stella fiammeggiante “Quando la rossa stella sanguinerà e le tenebre s’addenseranno, Azor Ahai rinascerà tra il fumo e il sale per risvegliare i draghi dalla pietra.” (La Danza dei Draghi ed. Mondadori pag. 35).
Pochi istanti prima della morte di Jon, il gigante Wun Wun ha ucciso 
ser Patrek della Montagna del Re il cui vessillo è una stella a 5 punte (la stella sanguinante), inoltre dopo aver accoltellato il suo lord comandante Bowen Marsh piange (il sale) ed infine “nella gelida aria notturna la sua ferita fumava” (il fumo). (La Danza dei Draghi ed. Mondadori pag. 366)
La simbologia è abbastanza evidente. 

Insomma, gli indizi ci sono. E’ chiaro che anche Daenerys è una forte indiziata e potrebbe essere lei Azor Ahai: discende da Aerys e Rhaella (che sono i suoi genitori) ed inoltre è nata alla Roccia del Drago che è “una cittadella assediata dalle tempeste e dal sale con una montagna fumante che incombe sullo sfondo” (dal prologo de Il Regno dei Lupi ed. Mondadori).

Se è tutto giusto, resta da vedere come si compirà la profezia. Melisandre e Davos (non credo la loro presenza alla Barriera sia casuale) porteranno il corpo di Jon alla Roccia del Drago? Melisandre darà il bacio della vita a Jon? La pira funebre lo riporterà in vita?
Non ci resta che aspettare la primavera del 2016 per scoprirlo. Intanto dite la vostra nei commenti.

Prima di salutarvi, tre ringraziamenti doverosi: a Gil Grissom che mi ha ispirato, alla mia memoria eidetica e, ovviamente, a Google. 


Grazie Gil

Se siete tra i pochi utenti dell’internet che non hanno ancora letto il pagellone della stagione 5, vi invito a farlo immantinente cliccando sull’immagine sottostante.

E, infine, vi ricordo l’indispensabile like ad una tra le migliori pagine Facebook mai realizzate, gli altri like andranno persi come lacrime nella pioggia. Questo no:

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