10 cose che (forse) non sapevi sul Joker

Quest’anno ricorrono i 75 anni dalla nascita del Joker (anche “puddin'” si fa vecchietto! NdA), e con una storia davvero lunga e intensa, al pari del suo nemico Batman, è strano che sul suo conto sappiamo davvero così poco. Cosa ci è stato svelato in questi anni su di lui? E’ un pazzo psicopatico che ha fatto della sua follia un’arma letale; ha uno strano rapporto odio/amore con il Pipistrello tanto che non possiamo neanche ipotizzare come andrà a finire tra i due… e poi? Poi il nulla!

Certo, l’aura misteriosa del Joker ha reso il suo personaggio ancora più “divino” e “mistico” in senso folle, e sul suo conto si è sempre e soltato immaginato o ipotizzato qualcosa. Abbiamo storie che ci svelano dettagli del suo passato, frammenti della sua vita, ma nell’insieme non sappiamo quasi nulla della sua storia. Con queste premesse non potevo non scrivere un articolo su di lui, o meglio sulle poche cose che forse non sappiamo.

E così, dopo le 10 cose che (forse) non sapevi su Batman, era mio dovere presentarvi Le 10 cose che (forse) non sapevi sul Joker.
Eccole: 

1) Chi ha creato realmente le orgini del Joker?

Chi fu il primo a scrivere le origini del Joker? Tutti voi risponderete, giustamente, Alan Moore, chi altri? In effetti, il primo fumetto che tutti noi abbiamo letto e ci ha svelato alcuni dettagli del passato del caro e vecchio Mister J. è proprio The Killing Joke di Moore, eppure il bardo si è ispirato a un altro fumetto per dare un senso alla questione “Cappuccio Rosso“, la prima identità del nostro Re dei Clown. Nel 1951, Bill Finger insieme a Lew Sayre SchwartzGeorge Roussos e Win Mortimer, creaò la mini storia The Man Behind The Red Hood!, dove per la prima volta entra in scena il “passato” del Joker (o futuro Joker, come preferite). Non vi aspettate chissà quale “passato”, ci viene solo svelato come Batman sia l’unico responsabile della trasformazione e “creazione” del Joker (quindi una cosa già letta e vista), scopriamo solo chi fosse prima di diventare il nemico per eccellenza di Bats. Niente dettagli sull’infazia, adolescenza o altro, ma per l’epoca era una grande scoperta.


2) Il suo vero nome è Jack…?


Almeno una volta nella vita tutti noi ci siamo posti una domanda, ci siamo arrovellati su di essa e abbiamo fatto le più disperate ipotesi (e non dite che non è vero!): qual è il vero nome del Joker? Nessuno lo sa! O meglio, nelle pagine dei fumetti un nome è stato più volte sussurrato, “Jack“, ma non è mai stato dato per vero. Sia in “The Killing Joke“, sia nell’arco narrativo “Lovers and Madmen” di Batman Confidential e in altre mini saghe, ritroviamo questo nome legato al Pagliaccio. Anche Tim Burton, nella sua prima pellicola dedicata al Cavaliere Oscuro, lo scelse; se ricordate il Clown interpretato da Jack Nicholson prima di diventare il più grande nemico del Pipistrello era “Jack Napier“. Questa identità, a sua volta, è stata poi ripresa nella serie animata degli anni ’90. Come mi ha fatto notare La Viper sul Tubo, non è poi così improbabile che questo nome possa essere quello vero visto che il Jack è un altro modo per chiamare il Joker nelle carte francesi. Eppure ora gli autori della serie Gotham hanno scelto di dare al giovane non ancora Joker un’altra identità, lo hanno chiamato “Jerome“; fantasia o si sono ispirati a qualcosa che noi non sappiamo? Voi cosa ne pensate? Qual è la verità?


3) Martha Wayne è il Joker o forse è Alfred Pennyworth?

E se alla fine il Joker fosse qualcuno che conosciamo? Per esempio, due nomi a caso: Martha Wayne e il nostro caro e vecchio Alfred? Voi direte sicuramente “Mary, che ti sei fumata oggi?“, eppure vi posso garantire che anche loro sono stati il Joker una volta nella loro vita fumettistica. Nella mini saga “Flashpoint: Batman-Knight of Vengeance“, dove ci troviamo catapultati in una realtà alternativa causata da Flash, a morire in quel vicolo fu il piccolo Bruce Wayne. Dopo tale tragedia, Thomas diventa Batman e Martha, lasciata sola nel suo dolore, impazzisce e diventa il Joker (non aggiungo altro sulla storia, se potete leggetela, è davvero bella!). Mentre nella storia scritta da Neil Gaiman e disegnata da Andy Kubert,Whatever happened to the Caped Crusader” (“Cos’è successo al Cavaliere Oscuro?”), assistiamo al funerale del Pipistrello e in una sorta di Decameron del Cavaliere Oscuro (permettetemi il paragone), tutti i presenti raccontano la versione della sua morte. Tra loro c’è anche il suo fidato maggiordomo che ha svelato di essere lui il “Moby Dick” di cui il suo giovane signore aveva bisogno quando cercava un nemico da combettere, che era quindi lui il Joker. Ovviamente questi sono degli elseworld, storie alternative all’universo che noi conosciamo, ma non fa mai male sognare sull’identità del Re dei Clown

 

4) E’ morto e poi resuscitato

Il Joker è comparso per la prima volta in Batman #1 nel 1940 e già dalla sua prima apparizione incontra e si scontra con il dinamico duo; ovviamente viene sconfitto e per la disperazione, e l’umiliazione, il Pagliaccio si suicida pugnalandosi al petto. Nei primi numeri del Pipistrello, i nemici dovevano comparire una volta e poi basta, non dovevano essere seriali ma delle comparse da sconfiggere, ma l’editor di allora (che aveva già capito tutto sulla grandezza del personaggioWhitney Ellsworth, decise che il Joker era troppo bello, divertente e reale come nemico di Bats per essere eliminato già dalla sua prima apparizione. Quindi tutti insieme diciamo: “Grazie Mister Ellsworth per non aver cancellato il Mister J, per averlo trasformato nella nemesi per eccelenza di Batman e nel più grande villain della storia dei fumetti. Grazie mille davvero!


5) Inizialmente era meno folle

Quando disegnarono il Joker negli anni ’40 era un criminale crudele, ma questa sua crudeltà durò un numero solo, il primo dove morì. Dopo tale evento, per l’introduzione del “Comics Code” (quindi niente omicidi, niente sesso e niente parolacce), hanno dovuto ridimensionare il personaggio rendendolo un ladro buffo che utilizzava scherzi da pagliaccio del circo nelle sue rapine altrettanto buffe. All’epoca c’era anche il problema che un assassino seriale, che riusciva sempre a farla franca con Batman che rappresentava la giustizia suprema, non era educativo per i giovani lettori americani. A lungo andare il mio povero Puddin’ portò alla noia tanto che… leggete il prossimo punto. 

 

6) Lunga “vacanza” dai fumetti

Quindi dopo anni e anni di presenza costante e di folli rapine senza senso, il nostro sorridente Joker, per volere dell’editor Julius Schwartz, per circa un decennio non è comparso neanche per sbaglio tra le pagine di Batman. Dal 1964 al 1973 non c’è nessuna traccia di lui. Neanche il grande successo di Cesar Romero nei suoi panni, nella serie di Adam West, convinse gli editor della Dc Comics a far ritornare il più grande nemico di Bats. Ci riusciranno poi Dennis O’Neil e Neal Adams nel settembre del ’73, riportadolo alla luce nella storia “The Joker’s Five Way Revenge“, grazie soprattutto a un radicale e completo restyling del personaggio. I due lo resero il folle assassino che uccide per divertimento e non per uno scopo.

 

7) Anche lui aveva il suo “Robin”

Come ogni eroe (nel suo caso “eroe” a suo modo…) che si rispetti, anche il Joker per un po’ ha avuto un aiutante, una spalla fidata con cui organizzare le sue malefatte. Il nome del Ragazzo Mera… ehm no, cioè, della piccola e crudele spalla è: Gagsworth “Gaggy” Gagsworthy. Politicamente scorretto e quasi folle quanto al suo mentore, Gaggy ha persino combattuto con Harley Quinn per “l’amore” del Re dei Clown. I due insieme toccarono livelli di pazzia meravigliosi che si possono raggiungere solo se si sta dalla parte del Joker.


8) Fu Imperatore del Mondo

Una volta nella sua vita il Joker è riuscito a essere imperatore del mondo, non ci credete? L’idea vi sconvolge e vi terrorizza? E’ tutto normale!  In “Imperatore Joker” di Jeph Loeb, Joe Kelly e J.M. De Matteis (e altri) e disegnata da Ed McGuinness e Doug Mahnke (e altri ancora), gli autori sopracitati sono stati geniali ma anche completamente folli nell’ideare questa storia. Il Re dei Clown riesce a rubare il potere “realtà-deformazione” di Mister Mxyzptlk diventando di conseguenza una specie di dio. Cosa potrebbe mai fare il Joker con tali poteri? Ovviamente modifica la realtà come la sua mente malata comanda: Bizarro è l’eroe di Metropolis mentre Superman è un super-criminale; Wonder Woman è una povera casalinga disperata; Flash è obeso ed è un rapinatore di Fast Food; Lanterna Verde è il criminale Lanterna di Carta Gialla che terrorizza il mondo con le ombre cinesi (solo per questo meritano tutti i premi possibili! NdA); Bats ha la fobia di qualunque cosa esiste sulla terra ed è condannato come Prometeo a vivere le sue paure, morire e resuscitare ogni notte. Tutto ciò è geniale, follemente geniale!

 

9) Uccise Bats e ritornò sano

Secondo voi, il Joker può “guarire” dalla sua pazzia? Può migliorare le sue condizioni psichiche? Forse esiste un metodo per “riequilibrare” il suo essere e ce lo hanno svelato J. M. De Matteis, Joe Staton e Steve Mitchell nell’arco narrativo “Batman: Going sane” (e la cosa sconvolge non poco). In queste storie Mister J riesce finalmente a “sconfiggere” il suo nemico: dopo una lotta durissima il nostro Pipistrello viene letteralmente lanciato da un palazzo riempito di esplosivi, rendendosi conto che il suo nemico è “morto”, il Joker recupera il suo corpo e lo abbandona sulla riva di un fiume. Ora mi chiederete: “dove sta lo sconvolgimento in tutto ciò?“. Ebbene sta nel fatto che basta la semplice “morte” di Batman per farlo risalire dal vortice di pazzia in cui era sprofondato. Si fa una plastica facciale, si trova un lavoro, una fidanzata e via eccolo guarito a vivere una vita normale come tutte le persone normali. Il Joker cittadino modello è un’idea completamente folle, più folle di lui! Ovviamente Bats non è morto, ma il solo crederlo ha reso il Clown felice; abbiamo la prova che la sua pazzia è completamente legata all’esistenza del Cavaliere Oscuro, alla sua vita, e morto lui per il Joker non esiste più nulla sulla Terra che valga la pena rovinare. In fondo è quello che tutti abbiamo sempre saputo, ma vedere questa idea realizzata porta comunque degli squilibri nella nostra psiche (almeno nella mia!).

 

10) Lui sa la vera identità di Bats…?

Un’altra delle tante ma tante domande che ci affliggono il cervello è: il Joker sa chi è realmente Batman? (almeno è una domanda che io mi pongo ogni volta che combattono. NdA). Ebbene sembrerebbe di sì e sembrerebbe anche di no! Sicuramente a lui non interessa chi indossa il mantello, ai suoi fini Bruce Wayne non vale nulla. Il suo nemico è Batman, a lui deve infliggere sofferenze e lo ha fatto anche molte volte. In diverse saghe abbiamo visto che il Clown raggiunge la Bat-caverna, cattura Alfred e… Quindi, da ciò deduciamo che lui sappia chi sia Bats, ma allo stesso tempo non ne possiamo essere così sicuri, perché nulla è certo nella mente di Mister J. E poi, è davvero così importante per il Joker sapere che Batman sia Bruce? Questo lo fermerebbe o lo invoglierebbe a commettere crimini peggiori? Saperlo, per lui, cosa cambia? Sono tutte ottime domande a cui forse prima o poi troveremo una risposta…o c’è stata già data e non lo sappiamo, chissà! 

Del Joker alla fine sappiamo davvero poco e purtroppo non molto sono riuscita a svelarvi con questo articolo, ma spero che quel poco vi sia utile per capire ancora di più il nemico più labirintico e affascinante dell’universo di Batman e non!

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