Dan Slott vorrebbe che il prossimo film di Spider-man fosse tratto da L'Ultima Caccia di Kraven

Da quando Marvel Studios e Sony hanno rivelato l’accordo che avrebbe permesso alla prima l’utilizzo del personaggio di Spider-Man all’interno del Marvel Cinematic Universe, si fa un gran parlare della possibile trama che dovrebbe avere il primo film dedicato all’arrampicamuri e targato, appunto, Marvel Studios.

Naturalmente, non è ancora filtrata alcuna indiscrezione in merito alla sceneggiatura del film, ma, inevitabilemnte, tutti i fan più appassionati non possono evitare di fare ipotesi e congetture su quale sarà la strada che verrà scelta dalla produzione per presentare il Ragno al pubblico del MCU. Tra di essi, anche un fan d’eccezione: Dan Slott, attuale sceneggiatore della serie regolare The Amazing Spider-man che si è detto davvero entusiata della notizia.

Slott ha raccontato di essere rimasto incredibilmente sorpreso nell’apprendere dell’accordo tra le due case di produzione: un affare che non credeva possibile a causa degli enormi interessi economici in gioco; ed ha aggiunto di non vedere l’ora di assistere all’incontro tra Peter e gli altri personaggi dell’Universo Cinematografico Marvel.

Dan sembra inoltre avere le idee molto chiare in merito alla trama da inserire nella nuova pellicola dedicata all’arrampicamuri. Secondo l’autore, infatti, sarebbe fantastico vedere adattata per il grande schermo L’Ultima Caccia di Kraven, uno degli archi narrativi più celebri di sempre, scritto da J.M. DeMatteis e disegnato dal grande Mike Zeck.

Sebbene si tratti di una trama certamente lontana dai toni scelti da Marvel Studios (ben più allegri e scanzonati fino a questo momento), Slott non può fare a meno di augurarsi che la scelta cada proprio su di essa, trattandosi appunto di una delle storie più importanti del tessiragnatele e più universalmente apprezzate dai suoi seguaci più affezionati.  

Per quanto riguarda invece il nuovo attore che verrà scelto per indossare il costume rosso e blu, Slott auspica che sia fatta una scelta “non convenzionale“. Secondo l’autore, infatti, è più importante che vengano rispettate le caratteristiche psicologiche e comportamentali del personaggio, piuttosto che quelle strettamente fisiche. 

 

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