Chiacchiere da Bar: intervista a David Petersen (Lucca 2014)

Uno dei grandi ospiti internazionali presenti a Lucca comics & Games 2014 è stato David Petersen, autore statunitense di Mouse Guard – La Guardia dei Topi, fumetto fantasy molto apprezzato oltreoceano che è appena stato pubblicato per il mercato italiano sotto l’etichetta Panini 9L. E, proprio grazie alla disponibilità dello staff Panini, abbiamo potuto intervistare l’autore di Mouse Guard durante la kermesse lucchese. Ecco la nostra chiacchierata con lui.

David, innanzitutto complimenti: Mouse Guard è fantastico e visivamente grandioso.
Ho letto che il tuo primo amore fumettistico sono state le Tartarughe Ninja di Eastman e Laird. E’ stata quella la scintilla che ti ha fatto desiderare di fare fumetti e di utilizzare degli animali come protagonisti?

Sicuramente la passione e la determinazione nel voler fare fumetti è partita da lì. L’idea di usare degli animali invece no, anche perché vedevo le tartarughe più come delle creature mutanti che come degli animali. Ad ispirarmi nel voler utilizzare degli animali come protagonisti dei miei fumetti è stato Il Vento tra i Salici.

In ambito fantasy invece qual’è stata la tua ispirazione: i romanzi di Tolkien che hanno segnato l’adolescenza di molti di noi o magari Dungeons & Dragons?
Sicuramente Dungeos & Dragons, ma anche il Robin Hood della Disney.

Quando hai iniziato a concepire La Guardia dei Topi, qual’è stato il primo elemento a venirti in mente: i topi o il fantasy?
E’ venuto prima il fantasy medievale. Alle superiori ho inziato a pensare di realizzare un fantasy ambientato nel Medio Evo e poi ho immaginato di utilizzare degli animali come protagonisti. Ma li immaginavo antropomorfi come nel Robin Hood della Disney, con fattezze e dimensioni umane. In Robin Hood puoi trovare una volpe ed un orso e l’orso è solo un po’ più grande della volpe, non c’era rispetto delle proporzioni. Così la mia idea iniziale si è evoluta ed ho deciso di utlizzare gli animali raffigurandoli come dei veri animali, con dimensioni e proporzioni reali. In quest’ottica i topi erano gli animali più piccoli e più indifesi. Così ho scelto loro come protagonisti. Tutti i predatori vogliono mangiarli e sono in costante pericolo, per questo ho ritenuto che una storia incentrata sui topi fosse più interessante di una con protagonista una volpe o un orso. 

La fine di Autunno 1152, il primo story arc di La Guardia dei Topi, si chiude con una frase: “Winter is Coming”, che serve ad introdurre il capitolo successivo, Inverno 1152. E’ anche un omaggio alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin?
In realtà è stata una coincidenza. Quando scrissi Autunno 1152 non conoscevo i libri di Martin, ma adesso guardo Game of Thrones in TV.

Ne La Guardia dei Topi ti soffermi molto sui dettagli: le tue tavole sono ricche di particolari e le storie raccontate in modo molto minuzioso. Pensi che la cura del dettaglio sia un aspetto importante, soprattutto in una storia ad ambientazione fantasy?
Trovo che i dettagll siano importanti in ogni storia ma lo sono a maggior ragione se stiamo raccontando una una vicenda che non è ambientata ai giorni nostri, nella realtà che viviamo. Se è qualcosa che il lettore non ha vissuto allora devi delinearla al meglio per immergerlo nelle pieghe della storia. Io mi sono posto come obiettivo di mostrare questa società di topi e cosa è importante per loro. E’ un aspetto fondamentale per fare comprendere al meglio i personaggi e le loro motivazioni.

Non sei attento solo ai dettagli ma anche alla mitologia della storia che racconti. Dopo due story-arc (Autunno ed Inverno), sei tornato indetro per raccontare la storia di Celanawe in La Scure Nera che, tra l’altro è il mio preferito tra i tuoi libri. Tornerai ancora ‘indietro nel tempo’ per approfondire ulterioremente la mitologia ed il background di Mouse Guard?
Si, in effetti anche il prossimo libro che sto progettando sarà un prequel, si intitolerà The Weasel War (La Guerra delle Donnole) e sarà ambientato pochi anni prima di Autunno 1152.

E’ un evento che hai menzionato nei tuoi libri…
Esatto. Finora ne ho solo accennato ma adesso ho intenzione di raccontare l’intera storia e poi tornerò a dedicarmi agli eventi successivi ad Inverno 1152. Ho già in mente cosa accadrà anche se non ho ancora pensato ad un titolo. 

In quale dei persoanggi che hai creato ti rivedi maggiormente?
In Saxon. Gli ho dato alcuni degli aspetti peggiori del mio carattere. E Kenzie (il compagno d’avventure di Saxon NdA) è ispirato ad un mio amico, Jessie. Volevo che emergesse che loro due, pur avendo lo stesso obiettivo, hanno due modi totalmente differenti di raggiungerlo. E trovo sia interessante questo conflitto che li porta ad essere in accordo/disaccordo. 

I villain nella tua storia sono tutti predatori: serpenti, volpi, gufi. Quale pensi ti sia riuscito meglio?
Per la maggior parte dei fans è il serpente. Probabilmente perché fa il suo esordio quasi all’inizio di Autunno 1152 ed ha colpito molto i lettori. 

Per me il gufo è straordinario…
Grazie! Il gufo è bello grosso e quando è guercio fa davvero paura. Quasi come in un horror. E poi il suo scontro con Celanawe rappresenta un momento molto importante della storia. 

A proposito di Celanawe, è un personaggio che hai introdotto in corso d’opera, avevi già in mente dall’nizio il suo ingresso?
In realtà no, all’inizio questo suo ruolo doveva essere preso da Rand, un personaggio che abbastanza presto nella storia rimane ferito. Ma ad un certo punto avevo bisogno di un topo anziano che facesse da guida, una sorta di Obi Wan Kenobi. E mi piaceva l’idea che nonstante l’età lui fosse ancora un grande combattente. E da li ho pensato: ‘se da vecchio è così tosto, chissà come sarebbe stato da giovane’. Così ho deciso di scrivere La Scure Nera e, dopo averlo raccontato da anziano, ne ho raccontato anche le origini. 

Qui a Lucca è andata a ruba la tua variant di Rocket Raccoon #1 realizzata per Panini. C’è un fumetto supererositico che ti piacerebbe disegnare.
Non credo che ne sarei in grado perché non sono così bravo a disegnare umani. Potrei farlo per una cover ma disegnare tante tavole con il mio stile non credo. 

Magari le Tartartghe Ninja…
Esatto, quelle si. Ma se ti dovessi dire quale fumetto maistream vorrei scrivere ti dico gli X-Men. E mi piacerebbe utilizzare il team dello storico Giant Size X-Men di Len Wein: Colosso, Ciclope, Wolverine, Nightcrawler, Banshee, Storm. Quella è in assoluto la mia line-up preferita. E poi mi piaceva anche Generation X disegnata da Bachalo, adoravo Chamber e Husk. 

 

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