Chiacchiere da Bar: Intervista a Leo Ortolani

Ad Etnacomics 2014 abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Leo Ortolani, ecco come è andata.

Leo, iniziamo dalla fine, dal Rat-Man Gigante. Parlando di questo nuovo formato con Diego Malara, coordinatore editoriale Panini, mi disse che l’idea di Rat-Man Gigante è nata da te.
Si, soprattutto perché mi ero reso conto che i primissimi numeri di Rat-Man non erano più in giro.
Poi, tempo fa, mi ha scritto un giovane lettore e mi ha detto “Leo, è uscito Pacific Rim, non sarebbe bello fare una parodia di Rat-Man coi robottoni e intitolarla, tipo, Ratzinga?” Ecco io, Ratzinga avendolo fatto nel ’96 ho pensato ‘c’è qualcosa che non funziona’. Fai conto, 17 anni dopo questo ragazzino ha avuto la mia stessa idea, però questo vuol dire che non ha mai visto la storia.
E per questo ho detto, ‘qua bisogna riportare in edicola Rat-Man’ ed ho deciso di farlo in una versione un po’ particolare che è quella che mi ha fatto scoprire i supereroi quando ero ragazzino ed acquistai il mio primo albo supereroistico: I Fantastici Quattro Gigante della Corno. Li mi sono innamorato, oltre che dei personaggi, di questo formato. Un formato che, a parte tutto, ti da anche più visibilità in edicola e poi mi diverte moltissimo fare quelle che chiamo ‘copertine trailer’ quelle dove c’è il cattivo che dice ‘Adesso io distruggerò il mondo’ e poi ‘Riuscirà Rat-Man a…’ In sostanza mi piace che ci sia una frase, un gancio che ti faccia domandare ‘cosa ci sarà veramente in questa storia?’. Che poi era quello che succedeva nelle copertine dei supereroi anni ’60, lo stesso approccio di allora fatto adesso nel 2014 può ancora dimostrarsi un approccio valido. Ho visto che facendo saltuariamente questo tipo di copertine anche nella serie regolare di Rat-Man, vedevo un piccolo aumento nei report delle vendite. Comunque, a prescindere dal marketing, per me Rat-Man Gigante rappresenta un po’ un atto d’amore nei confronti di quello che ho letto io da ragazzo e mi piaceva riportarlo in vita.
Ma non mi fermerò qua. Cercherò di portare in edicola il formato americano: lo spillato con 24 pagine di fumetto e basta. Molto spesso oggi quando compro un albo di supereroi, leggo la storia principale e di quelle a corredo non me ne faccio niente. Non so come lo farò, né quando, né chi sarà il protagonista ma è una cosa che mi piacerebbe molto fare.

Da fan di Venerdì 12 e del grande Aldo, il servo della gleba per eccellenza, ti chiedo: rivedremo Aldo e Giuda?
Hanno fatto un cameo nella parte dei cattivi ne Il Grande Magazzi e ne Il Signore dei Ratti. Da fan di Andrew Lloyd Webber mi piacerebbe fare Il Fantasma dell’Opera con Aldo protagonista. Potrebbe essere divertente. 

Leo, ormai sei diventato anche una specie di critico cinematografico: le tue recensioni a fumetti spopolano. Pensi che arriverano su carta?
Dici bene “una specie” di critico. A me queste recensioni divertono molto e ne farei in continuazione, mi devo limitare per questioni di tempo. Però mi piacerebbe portarle su carta facendo una raccolta. 

Visto il grande successo di serie TV come Game of Thrones hai pensato di realizzare una parodia a fumetti di qualche serial TV?
Purtroppo con Game of Thrones mi sono fermato dopo la prima puntata, così come con altre serie di successo come Breaking Bad non sono riuscito ad andare avanti nella visione, nonostante il primo episodio mi sia anche piaciuto. Con poco tempo a disposizione mi sono limitato a The Walking Dead, anzi proprio a questo proposito forse arriverà una storia zombie. 

Un apocalisse zombie oggi non si nega a nessuno.
Esatto, uno zombie oggi non si nega a nessuno, neanche a Rat-Man.

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