TWR I Sogni Segreti di Walter Mitty, la (psico)analisi

Conosco a memoria tutte le battute di Zoolander e trovo che il discorso di Derek al funerale dei suoi tre amici modelli morti facendo la guerra con la benzina sia una delle vette inarrivabili del cinema demenziale: ‘Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ad essere bello bello in modo assurdo.’ 
Ma, dopo l’ottimo Tropic Thunder, Ben mi aveva deluso. Sequel triti e ritriti (Vi Presento i Nostri, Una Notte al Museo 2) e commediuole senza mordente piene di vecchie glorie (Tower Heist). Dunque le aspettative entrando al cinema a vedere I Sogni Segreti di Walter Mitty erano sotto i piedi.
Ma scusa, a Natale vai sul sicuro: c’è il cinepanettone con De Sica!
Si, sul sicuro se cerchi banalità, doppi sensi sconci ed una rapsodia di scuregge. 

Dicevo, aspettative zero per un film che, invece, si è rivelato geniale e Ben Stiller, che sa anche fare il regista (ne erano la prova Giovani, Carini e Disoccupati e lo stesso Zoolander) torna anche dietro la macchina da presa. Il risultato è una piacevole scoperta perché, nonostante il plot non sia del tutto originale (è ispirato al romanzo The Secret Life of Walter Mitty da cui è già stato realizzato un film negli anni ’40), I Sogni Segreti di Walter Mitty è una pellicola che sa di nuovo, il film da vedere a Natale. 
Ma anche il cinepanettone di quest’anno è originalissimo! Pensa, c’è un episodio con Luca e Paolo dove vincono al Superenalotto e perdono la schedina, ed un altro dove c’è uno che porta sfiga ad uno che è fortunato! – 

Breve flash sulla trama: Walter Mitty è l’archivista dei negativi di Life, celebre magazine americano la cui versione cartacea ha chiuso i battenti nel 2007 in favore della versione online. Questa vicenda fa da sfondo alla vita di Walter, una vita noiosa e ripetitiva testimoniata anche dall’immancabile e stereotipato look da impiegato borghese a stelle e strisce, vedi la giacchetta con la zip che fa tanto Walter White.

Ma ogni tanto, per sfuggire alla sua vita da impiegato, Mitty fa degli avventurosi e romantici viaggi mentali finché, per uno scherzetto giocatogli dal celebre reporter Sean Penn/Sean O’Connell, Walter dovrà decidere di ricominciare a vivere per davvero.
Ma la vita è sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?
Che fai? Ti sei ‘marzullizzato’? Torna in sala da Neri Parenti! 

Un’ottima regia, effetti speciali tecnicamente impeccabili e paesaggi mozzafiato, per un film delicato che, nonostante trasudi buoni sentimenti prenatalizi, mantiene una sua identità discostandosi dalla solita retorica buonista delle pellicole americane.
Nota di merito, inoltre, per una colonna sonora da urlo, dagli Arcade Fire fino alla strepitosa scena in Groenlandia con Space Oddity di David Bowie.
Scusa, David Bowie è quello che cantava la colonna sonora di ‘Matricole & Meteore?’
Tu MERITI il cinepanettone. 

Insomma, muovete le chiappe ed andate al cinema e, ovviamente, buon Natale amici di The Walking Rec!

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